Sparisce il garante del contribuente

La legge di stabilità lo elimina dopo 13 anni

Previsto dall'articolo 13 dello Statuto del contribuente per assicurare l'attuazione sostanziale di tutti i principi generali della legge, l'ufficio del Garante (i cui membri, per lo più magistrati, professori universitari, avvocati, notai, erano scelti dal presidente della Commissione tributaria) avrebbe dovuto operare con propria autonomia e indipendenza funzionale e strutturale.
Sulla carta aveva grandi poteri, sia in sede interpretativa e di tutela del contribuente sia come (massimo) organo di vigilanza e di controllo di legalità giuridica nelle verifiche ed ispezioni fiscali. In pratica le cose stavano già diversamente, perché il personale di segreteria e le risorse materiali facevano capo all'Agenzia delle Entrate, le cui sedi ospitavano il Garante.

In realtà, già dal gennaio 2012 la struttura del Garante del Contribuente da organo collegiale di tre membri (così come previsto dalla legge fondativa del 2000) era diventato monocratico.
Ora si affida direttamente l'incarico al presidente della commissione tributaria regionale.

Quella dello Statuto del contribuente, la legge n°212, che avrebbe dovuto rifondare i rapporti fiscali tra lo Stato e i cittadini, è stata una legge tradita centinaia di volte da governi e parlamenti di ogni colore inserendo la parola magica "deroga" e alla quale, tuttavia, si fa sempre riferimento.

L'eliminazione del Garante, inteso come soggetto terzo "super partes", fatta per un preteso contenimento di spesa (in mezzo ad un mare di sperperi questa sembra proprio una bugia), è una forte lesione del diritto dei cittadini di essere difeso da eventuali abusi e vessazioni da parte dello Stato e dell'Erario.

In un momento di forte crisi economica, che vede cittadini e aziende alle prese con una tentacolare legislazione tributaria che rischia di strangolarli, l'eliminazione del Garante del Contribuente sembra proprio una provocazione e francamente appare un colpo basso dello Stato per avere mano libera nei confronti dei contribuenti.

Avv. Paolo Cotronei
 

Lascia un commento