Spreco alimentare: è ora di combatterlo. “Artena non Spreca” ci aiuterà

Il tema ci riguarda tutti e da qualche tempo è al centro del dibattito sociale

Spreco alimentare: ciascuno faccia la propria parte. Il tema ci riguarda tutti e da qualche tempo è al centro del dibattito sociale. Quando si spreca del cibo non è solo la cosa in se’ che finisce nella spazzatura ma anche tutte le risorse necessarie per produrlo, dall'acqua alla terra, incluso il lavoro di chi lo ha realizzato. Con il tempo, i soldi e l'energia necessari per produrre e preparare il cibo, non ha senso sprecare tutto ciò che è ancora perfettamente commestibile. Eppure, secondo i dati della Fondazione BCFN , in Italia ognuno di noi spreca 65 kg di cibo pro-capite l'anno, principalmente per comportamenti sbagliati nel consumo. E nel mondo gli sprechi alimentari nel 2030 potrebbero aumentare del 61% rispetto alle quantità attuali. Cambiare tutto questo si può, migliorando il comportamento individuale in casa innanzitutto. E poi ridurre i consumi e riciclare il più possibile.

Ma qualcosa si muove, anche ad Artena, dove il Comune in collaborazione dell’Associazione Humus Sapiens ha avviato il protetto “Artena non spreca”. Il progetto “Artena non spreca” è rivolto oltre che alle scuole, agli addetti alle mense, ai ristoratori, agli esercizi commerciali, alle tavole calde, ai fornai, ad ogni famiglia. Gli esercenti che aderiscono vengono mappati sull’App “junker”.

Lunedì 25 Novembre c’è stato l'Incontro presso la scuola Alcide De Gasperi, dove l’Associazione Humus Sapiens, nella persona della Dottoressa Pistolesi, ha incontrato i genitori rappresentanti di classe per illustrare il progetto e consegnare in regalo la boxetta, simbolo di “Artena non Spreca”. All’incontro sono stati presenti la dirigente scolastica Daniela Michelangeli, l'assessore Carlo Scaccia, promotore dell’iniziativa e la Consigliera delegata alla mensa scolastica Gloria Scacchi che a margine dell’incontro ha dichiarato: “Il progetto vale a favorire il non sprecare in casa prima di tutto, e poi anche nelle scuole, dove il Comune sta cercando un accordo per far portare a casa frutta e pane ai bambini che a scuola non la mangiano. E’ bene che i bambini mangino a scuola per essere più creativi e reattivi durante l'orario pomeridiano – precisa la Scacchi – ma non esclude l'idea di Artena non Spreca con la boxetta”. Durante l’incontro l’assessore Carlo Scaccia ha anticipato l'arrivo delle borracce, per escludere la plastica, nelle scuole nei primi giorni di dicembre quando saranno le classi quinte i primi beneficiari dell'iniziativa. 

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