Stadio Roma, Anzaldi: Casaleggio smentito su cena con Lanzalone

“Ha detto che ‘era seduto a un altro tavolo’, ma a quella cena lo aveva invitato proprio lui! Perché ha mentito?”

"Da Davide Casaleggio è arrivata una bugia grande come uno stadio sui suoi rapporti con l'avvocato Lanzalone, arrestato per corruzione. Ha detto di averlo incontrato per caso a cena martedì scorso, 'era seduto a un altro tavolo', ma a quella cena lo aveva invitato proprio lui! Perché ha mentito? Cosa ha da nascondere il padrone della Casaleggio Associati e della Fondazione Rousseau? E' opportuno che su questo i magistrati facciano piena luce, a incastrare Casaleggio ci sono i video con le sue parole bugiarde". Lo scrive su facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi.

"Martedì 12 giugno- prosegue Anzaldi- Lanzalone, come altri 60 selezionatissimi invitati, partecipava ad un evento di finanziamento e di lobbying dell'associazione Gianroberto Casaleggio, presieduta proprio dal figlio del cofondatore M5s. Invece di ammettere di aver invitato Lanzalone all'evento che si è tenuto la sera prima che venisse arrestato, Casaleggio junior ha tentato un imbarazzante depistaggio, dicendo di averci cenato a sua insaputa. Verrebbe da dire: il Movimento 5 stelle e Beppe Grillo ne chiedano le dimissioni. Ma nessun esponente M5s, né tantomeno alcun organo interno, possono togliere il potere a Casaleggio.

Il suo ruolo di proprietario di fatto del Movimento 5 stelle è blindato dallo Statuto scritto dallo stesso avvocato Lanzalone e deriva da una sorta di diritto dinastico ed ereditario. E' presidente, amministratore e tesoriere della Fondazione Rousseau, che incassa 6 milioni di euro di soldi pubblici dai parlamentari e gestisce ogni decisione di partito. Nessun esponente del Movimento 5 stelle, compreso il leader Di Maio– conclude Anzaldi- ne può chiedere le dimissioni".

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