“Storie al confine”. Artena, il triste racconto di un padre separato

Il papà: “Vedo mia figlia giocare con le bambole attraverso un cancello”

“Storie al confine”, la rubrica condotta da Fracesco Vergovich, all’interno di “Un Giorno Speciale” la bella trasmissione di Radio Radio, che si occupa di storie al limite della realtà. Ieri l’altro è intervenuto in Radio, un uomo di Artena, provincia di Roma, un padre separato che non nomineremo per ovvi motivi. In collegamento con lo studio anche Marco Guidi, editorialista ed ex inviato di guerra del Messaggero.

“Mi sono sposato nel 2006 e dopo quattro anni, nonostante non andassimo d’accordo, ho voluto fortemente un figlio ed è nata una bambina nel 2010 ha raccontato il papà separatoDopo due anni, poiché non andavamo d’accordo su nulla, ho deciso di staccare la spina e separarmi, anche per non litigare davanti a mia figlia. Poi abbiamo provato a rimetterci insieme ed ho rinunciato a tutto per loro. Quando mia moglie mi ha dato due ceffoni sono rimasto calmo, non ho reagito per amore della bambina, però ho deciso di andarmene via definitivamente. La mia ex ha cercato di riprendere in mano la situazione, ma io non ho voluto. Poi ho incontrato la mia attuale compagna che mi ha aiutato tanto; insieme a lei ho un bambino di nove mesi”.

“Purtroppo mia figlia non vuole più parlare con meha continuato il papà – mi vede come un mostro. Secondo quanto stabilito dal Giudice io ho il diritto di vederla il martedì ed i giovedì ed un fine settimana sì ed uno no, ma non riesco ad avvicinarla. La vedo che gioca con le bambole attraverso il cancello…Ho cambiato diversi avvocati, ma la situazione non cambia…Io verso alla mia ex il mantenimento regolarmente ogni 5 del mese, come stabilito dal Giudice…Lei lavora come insegnante di sostegno, ha a che fare con bambini problematici e dovrebbe capire che così fa molto male alla bambina”.

“Non posso giudicare però, primo la bambina è stata montata dalla madre, l’ha plagiata, secondo quest’odio contro il padre avrà sicuramente degli effetti a livello psicologicoha commentato Marco GuidiLa madre, instillandole l’odio giorno per giorno, si vendica della compagna del padre. E’ un problema drammatico.”

Vergovich: “Al di là di chi abbia la responsabilità nella fine di un rapporto, la separazione dovrebbe essere la fine del conflitto per entrambi. Purtroppo spesso ciò non accade. Ora cosa ti aspetti ?”

“Purtroppo la burocrazia in Italia va molto a rilento – risponde il papàHo fatto ricorso alla Corte di Appello ed ho perso rimettendoci 4 mila euro. Tutto pur di riprendere il rapporto con mia figlia. Ho fatto un percorso per avvicinare i due bambini, ma come posso parlare a mia figlia attraverso il cancello? Era fissata l’udienza per ottobre e l’hanno spostata a giugno prossimo. Spero che le cose cambino con l’ultimo Avvocato che si è preso a cuore la causa. Non dormo la notte perché non riesco a far conoscere mio figlio alla bambina che mi ha perfino sputato in faccia ed anche allora sono rimasto calmo. Prima non faceva nulla senza di me; quando era piccola la portavo sulle spalle, la accompagnavo e riprendevo da scuola. Io le voglio un bene dell’anima e piango. La mia ex ha trovato un nuovo compagno, persona intelligente, ma comanda pure su di lui. Non mi interessa nulla, mi preme solo riallacciare il rapporto con mia figlia per farla crescere nel miglior modo possibile”.

Noi de Il Quotidiano del Lazio ci auguriamo che il rapporto tra i genitori possa tornare sereno, soprattutto per il futuro dei bambini.         

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