Raggiungono il numero di 2000 le manifestazioni, gli scioperi, i cortei e i sit-in che si svolgono annualmente nella Capitale; nel 2013 sono stati 1437 i cortei secondo la Questura di Roma. Ogni manifestazione rappresenta dei costi aggiuntivi per l'amministrazione capitolina, nonché per la Polizia Municipale, l'Ama e per i privati; costi che puntualmente tendono a salire quando un normale corteo si trasforma in una vera e propria guerriglia urbana: vetrine distrutte, mezzi danneggiati, pulizia di strade, muri e monumenti, corse degli autobus cancellate e danni procurati alle proprietà private che ogni cittadino deve ripagare da sé. Oltre a ciò, vanno considerati i rincari assicurativi per gli atti vandalici, i mancati incassi dei commercianti, i pesanti ritardi dei cittadini che si spostano per recarsi sul luogo del lavoro, le ripercussioni sul turismo e sull'immagine della città nel resto del mondo.
Nel 2011, quando venne saccheggiata la zona di San Giovanni, il Comune di Roma subì danni per 1 milione e 820 mila euro e l'ultimo corteo è costato ben 4 milioni; tutti costi che gravano sul bilancio del Comune e sulla vita dei cittadini.
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