Svaniti nel nulla, 2 abitanti area tra Palestrina e Cave vicino a Roma

Stefano Scuderi e Giancarlo Chialastri, legati da una strana coincidenza: abitazioni vicine, in cura presso lo stesso Cim, entrambi scomparsi senza più notizie sulla loro sorte

Sono trascorsi oltre 4 mesi dal giorno della scomparsa di Stefano Scuderi, il 54enne abitante di San Bartolomeo, località a pochi chilometri da Cave, in provincia di Roma. Nessuna notizia, nessun segnale che desse una speranza ai familiari dell'uomo.

Un altro caso di sparizione ha interessato la identica zona, tra Cave e Palestrina, il mese di giugno scorso. Giancarlo Chialastri, 46 anni di Cave, è sparito il primo giugno 2017. Per una strana coincidenza i 2 scomparsi abitavano l'uno a poche centinaia di metri dall'altro, nel sito di San Bartolomeo.

Secondo il sito d'informazione "Il Messaggero.it", gli inquirenti hanno scoperto che il telefono mobile di Chialastri era agganciato per l'ultima volta, la sera della sparizione, in un'area contigua all'abitazione di Stefano Scuderi. I due sembrano essersi dissolti nel nulla. Un'altra particolarità delle due vicende, sta nel fatto che entrambi i soggetti scomparsi seguivano un percorso di cura presso il Cim (Centro d'Igiene Mentale) di Palestrina, con patologie differenti e non gravi, come riferisce "Il Messaggero.it".

Scuderi non è la prima volta che si allontana da casa per qualche giorno, mentre per Chialastri lo è. Il tempo che passa fa aumentare la preoccupazione nei parenti e negli amici. "Sono due persone deboli – ha commentato un residente della zona – e qualcuno potrebbe essersi approfittato di loro", e domanda: "La vicinanza tra le due abitazioni è davvero un caso oppure un nesso va ricercato"?

"La televisione ci ignora e le ricerche vanno molto a rilento", denuncia Giuliana Chialastri, la sorella di Giancarlo Chialastri, che continua: "Mi rendo conto che gli scomparsi in Italia sono molti, ma se mio fratello si è sentito male, o ha perso la memoria, come si ritrova se non vengono diffuse le sue immagini, per capire se qualcuno lo ha visto?", riporta "Il Messaggero.it", che ripercorre, insieme con la sorella Giuliana, le ultime ore di Giancarlo la sera della scomparsa: "Il primo giugno è andato a Cave a riscuotere la pensione, 280 euro. Alla posta lo hanno notato, era un po' confuso e gli hanno chiesto se si sentisse male.

Lui ha rassicurato ed è andato via. E' tornato a San Bartolomeo, poi è stato visto nel pomeriggio ai Platani, il centro commerciale a 2 km da casa, poi nuovamente vicino a casa. Da lì più nulla. Dov'è finito? Può aver preso l'autobus o forse essere salito in macchina con qualcuno. Gli hanno preso la pensione? In tasca aveva tutti i documenti, se fosse in ospedale o in qualche struttura ci avrebbero cercato. Ai primi di luglio avrebbe dovuto riscuotere la pensione, ma non lo ha fatto. E la cosa ci preoccupa ancora di più", conclude Giuliana Chialastri.

Anche per Stefano Scuderi non giunge nessuna notizia. L'avvocato Umberto Chialastri è il tutore del 54enne scomparso. Il legale conferma che dall'8 marzo, giorno della sparizione del suo tutelato, nulla si è più saputo su di lui. Recentemente, sarebbe stato trovato vicino la sua abitazione uno straccio macchiato di rosso scuro: "Forse è vernice, comunque è stato posto sotto sequestro per poter svolgere una perizia", ha detto l'avvocato Chialastri.  (Nella foto di repertorio, Giancarlo Chialastri)

Lascia un commento