Categorie: Sport

Svezia-Italia: dentro o fuori, gli Azzurri si giocano il Mondiale

I campionati maggiori si fermano per dar spazio all’ultimo atto delle qualificazioni ai Mondiali in Russia del 2018. In questi giorni, difatti, si disputeranno gli spareggi in cui le nazionali si giocheranno gli ultimi posti disponibili per il Mondiale.  Tra le Nazionali europee che scenderanno in campo c’è anche l’Italia, arrivata seconda nel girone G, che dovrà sfidare la Svezia anch’essa arrivata seconda nel raggruppamento A. I playoff prevedono gare di andata e ritorno che si disputeranno rispettivamente stasera a Stoccolma e lunedì a San Siro.

Immaginare un Mondiale senza Italia, un Mondiale senza maxischermi in piazza, cori per le strade e bandiere tricolore appese ai balconi delle case italiane è quasi impossibile. Nella storia della competizione più importante esistente, in 20 edizioni disputate, è accaduto solo una volta, ovvero nel Mondiale 1958 giocatosi, guarda caso, proprio in terra svedese. Escludendo la prima edizione della kermesse, Uruguay 1930, a cui l’Italia non prese parte per sua stessa volontà. Nel gennaio del 1956, iniziarono le eliminatorie per il Mondiale in Svezia e la Nazionale guidata da una commissione tecnica formata da Schiavio, Marmo, Pasquale e Tentorio non riuscì a vincere il girone 8 composto dagli Azzurri, dal Portogallo e dall’Irlanda del Nord, perdendo, nonostante il favore dei pronostici, a Belfast 2-1 la partita decisiva per la qualificazione contro gli irlandesi, in cui bastava anche un pareggio. Da quel momento l’Italia ha sempre preso parte ai Mondiali, ma adesso per staccare un pass per Russia 2018 c’è ancora uno scoglio da superare, la Svezia di Jan Andersson. L’Italia che ha preso parte alle qualificazioni non ha disputato di certo un brutto girone: 23 punti con 7 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta, di cui un pari e l’unico KO sono arrivati contro la Spagna che ha dominato il raggruppamento con ben 28 punti su 30. Con una nazionale simile nel girone, forse, fare di meglio era impossibile. Adesso, però, bisogna resettare tutto e giocare questi 180 minuti da “dentro o fuori” al meglio per battere la Svezia e prendersi un posto in Russia, perché un Mondiale senza Italia non può esistere.

Redazione

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