Tap, Tensioni nella maggioranza dopo l’annuncio di Conte

Tre parlamentari del M5S contestano la decisione del premier di andare avanti con i lavori: “Non ci possono essere penali, perché non esiste alcun contratto tra Stato e Tap”

Tensioni nella maggioranza di governo dopo l'annuncio di ieri del premier Giuseppe Conte che di fatto ha dato il via libera alla Tap. "Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, non lasciando nulla di intentato. Ora però – ha detto il presidente del Consiglio – è arrivato il momento di operare le scelte necessarie e di metterci la faccia. Prometto un'attenzione speciale alle comunità locali perché meritano tutto il sostegno da parte del Governo".

Tre parlamentari del Movimento 5 Stelle, i senatori Ciampolillo e De Bonis e la deputata Cunial – non hanno condiviso la decisione del premier: "Anche Conte sbaglia. Non ci possono essere penali, perché non esiste alcun contratto tra Stato e Tap. Non ci possono nemmeno essere costi per lo Stato, perché non c'è ad oggi rispetto delle prescrizioni da parte di Tap e non può esserci responsabilità dello Stato. Continuiamo ad avere fiducia nella magistratura".

Nel M5S, però, Luigi Di Maio ribatte: "Da ministro dello Sviluppo economico ho studiato le carte del Tap per tre mesi. E sono voluto andare allo Sviluppo economico anche per questo. Vi posso assicurare che non è semplice dover dire che ci sono delle penali per quasi 20 miliardi di euro. Ma così è, altrimenti avremmo agito diversamente. Le carte un ministro le legge solo quando diventa ministro e a noi del M5s non hanno mai fatto leggere alcunché".

Protestano anche alcuni attivisti grillini: sui social compaiono foto di tessere elettorali ridotte come coriandoli. Dure critiche anche dagli appartnenenti movimenti No Tap.

 

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