Teatro Eliseo presenta “Miseria e Nobiltà” con Lello Arena

Memorabile quella del 1954 di Mario Mattioli interpretata da Totò e da Sofia Loren

Teatro Eliseo presenta dal 27 dicembre 2018 al 20 gennaio 2019 in un debutto Nazionale Lello Arena in “Miseria e Nobiltà” di Eduardo Scarpetta, adattamento a cura di Lello Arena e Luciano Melchionna.

Ombre si dice siano, queste maschere, ombre potenti

In uno scantinato, discarica, sottoscala, mai finito e mai decorato, dove si nascondono istinti e rifiuti, tra le ceneri della miseria proliferano e lottano per la sopravvivenza i personaggi di questo nuovo adattamento di “Miseria e nobiltà” che Luciano Melchionna presenta in prima nazionale al Teatro Eliseo, firmando l’adattamento drammaturgico con Lello Arena.

Personaggi, quelli di Scarpetta che, nella rivisitazione di Melchionna, trascinano i propri corpi come fantasmi affamati di cibo e di vita, in bilico tra la miseria del presente e la nobiltà della tradizione, intesa come monito di qualità e giusto equilibrio.

‘Ombre si dice siano, queste maschere, ombre potenti’, si legge nelle note di regia.

E le ombre trovano di nuovo i loro corpi avanzando lentamente quasi a riempire gli spazi bidimensionali di una proiezione del passato, un filmino in bianco e nero, fino a strappare la tela dello schermo gigante e ridare consistenza e spessore umano ai personaggi e alle cose.

Tutto intorno restano i brandelli della ‘tradizione’ che ha forgiato il presente e che torna come un monito di qualità e passione. I personaggi sono già tutti presenti, come spettri miserabili, statue classiche fatiscenti, armature o sarcofagi nei quali hanno proliferato come parassiti i ricchi, sempre più ricchi ma sempre più inconsistenti.

Si colora dunque di sfumature dark e atmosfere inattese la celebre commedia di Edoardo Scarpetta. Lello Arena giunge perfetto erede di quella maschera tra le maschere che appartenne a Eduardo e ai suoi epigoni.

Ancora oggi, tra commedia dell’arte e tragicomica attualità, i personaggi di Scarpetta, privi di approfondimento psicologico, vivono e scatenano il buonumore e le mille possibili riflessioni che l’affresco satirico di un’intera umanità può suggerire.

Miseria e nobiltà. Miseria o nobiltà?

Una cosa è certa – prosegue il regista – l’una non esisterebbe senza l’altra, così come il palazzo signorile, affrescato e assolato, non starebbe in piedi senza le sue fondamenta buie, umide e scrostate.

Un perfetto ecosistema: senza un solo elemento, crolla l’intera ‘architettura’. Un’opera comica, dunque, per anime compatibili con la risata, in attesa del miracolo. E cos’è il teatro se non il luogo dove il miracolo può manifestarsi?In un pianeta dove i ricchi sono sempre più ricchi, grazie ai poveri che sono sempre più poveri, non ci resta che… ridere.

Tutto vive di nuovo, tutti ci sciogliamo in mille risate, il miracolo accade ancora una volta, e chissà che il sogno presto diventi realtà. Intanto, signore e signori, godiamoci le gesta goffe ed esilaranti di chi inciampa tra ‘miseria e … miseria’!

Durata: due atti – 2 ore e 35 intervallo incluso

Miseria e nobiltà

E' una tra le più celebri e più rappresentate commedie di Eduardo Scarpetta. Scritta nel 1887 resta nell’immaginario collettivo non solo per le molteplici interpretazioni a teatro ma anche per le successive trasposizioni cinematografiche.

Memorabile quella del 1954 di Mario Mattioli interpretata da Totò e da Sofia Loren.

Trama

Eugenio, figlio del marchese Favetti, è innamorato di Gemma, la figlia di un cuoco arricchito ma viene ostacolato dal padre proprio per le origini umili della ragazza.

Il giovane chiede aiuto a Felice Sciosciammocca che, insieme a Pasquale, un altro spiantato, e alle rispettive famiglie, si fingeranno i parenti nobili di Eugenio agli occhi del futuro suocero.

Come in ogni commedia che si rispetti, l’equivoco è dietro l’angolo, anche perché il marchese in persona viene scoperto a frequentare la stessa casa nei panni di Don Bebè per circuire Gemma.

Dopo numerose ed esilaranti peripezie, scoperto l’inganno, Eugenio otterrà il permesso paterno per convogliare a nozze con Gemma.

Personaggi e interpreti:

Lello Arena / Felice Sciosciammocca

Andrea de Goyzueta / Pasquale

Raffaele Ausiello / Eugenio, figlio del Marchese Favetti

Fabio Rossi / Marchese Ottavio Favetti

Tonino Taiuti / Gaetano

Marika De Chiara / Gemma, sua figlia

Sara Esposito / Luigino, figlio di Gaetano

Giorgia Trasselli / Concetta, moglie di Pasquale

Maria Bolignano / Luisella, moglie di Felice

Carla Ferraro / Bettina

Serena Pisa / Pupella, figlia di Pasquale e Concetta

Fabrizio Vona / Gioacchino Castiello

Alfonso Dolgetta / Vicienzo

Veronica D’Elia / Peppeniello, ragazzo di otto anni figlio di Felice

Biase (voce fuori campo di Raffaele Ausiello)

Regia Luciano Melchionna. Coproduzione Teatro Eliseo, Ente Teatro Cronaca VesuvioTeatro, con Tunnel Produzioni

Foto di scena: Mario Pellegrino

Teatro Eliseo

Da giovedì 27 dicembre 2018 a domenica 20 gennaio 2019

Via Nazionale 183 – 00184 Roma

Orario spettacoli:

martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00

mercoledì e domenica ore 17.00

sabato 29 dicembre doppio spettacolo ore 16.00 e ore 20.00

martedì 1 gennaio Riposo

Speciale Capodanno lunedì 31 dicembre ore 20,00

UFFICIO STAMPA TEATRO ELISEO

Maria Letizia Maffei

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