Terracina, massacra di botte la moglie davanti alla figlia. Arrestato

Le violenze a cui la donna è stata sottoposta negli anni di matrimonio, l’avevano persuasa a rivolgersi alla Polizia di Stato

Anni di maltrattamenti subiti dal marito, davanti gli occhi della figlia di 7 anni. La donna di Terracina ha trovato il coraggio di denunciare il marito alla Polizia di Stato, che ha arrestato l’uomo, un 48enne di origine indiana. Su disposizione dell’A.G. lo stesso verrà giudicato con rito ordinario presso il Tribunale di Latina, restando a disposizione ristretto presso la Casa Circondariale di Latina per l’udienza di convalida.

Le continue percosse subite dalla donna, davanti gli occhi della figlia

I due coniugi erano in fase di separazione. Le violenze a cui la donna è stata sottoposta negli anni di matrimonio, l’avevano persuasa a rivolgersi alla Polizia di Stato. Oltre alla violenza e maltrattamenti sulla moglie, l’uomo noncurante della presenza della figlia di anni 7 faceva vivere nel terrore l’intero nucleo familiare. Dopo la prima denuncia sporta in Commissariato dalla vittima e le continue richieste d’intervento formulate al 113, l’aguzzino aveva deciso di allontanarsi spontaneamente dall’abitazione di famiglia. Purtroppo quella che sembrava essere una nuova pagina nel corso della vita delle due sventurate vittime si è poi rivelata solo una breve pausa. L’uomo infatti, pur non coabitando più nell’abitazione di famiglia, aveva cominciato a presentarsi a ogni ora del giorno e della notte minacciando di dare fuoco all’abitazione se non gli fosse stato aperto. I suoi raid, finalizzati a generare terrore, erano fulminei, tanto che le Volanti del Commissariato non riuscivano a coglierlo in flagranza di reato né a rintracciarlo.

L’operazione della Polizia per arrestare l’aguzzino

A questo punto veniva predisposto un servizio a tutela delle vittime, con Agenti anche in borghese, nella certezza che l’uomo si sarebbe ripresentato presso quell’abitazione. In effetti egli si presentava di buon ora, intorno alle 7 del mattino, quando, deciso ad accedere nella casa e ad aggredire la moglie, cominciava a danneggiarne il portone d’ingresso. Deciso a tutto, pronunciava frasi che tradotte da un connazionale, vicino di casa, stavano a significare che avrebbe fatto “un cimitero”. Grazie al tempestivo intervento di due equipaggi del Commissariato di Terracina l’uomo veniva colto in flagranza e bloccato. La donna e la bambina in stato di shock venivano soccorse e rassicurate. Dopo le formalità di rito il cittadino indiano veniva tatto in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia, imputazione per la quale annovera già precedenti specifici sempre nei confronti della moglie, quando anni addietro erano residenti in un’altra città e le sue condotte erano le medesime. In questi anni la donna, percossa con calci e pugni era finita anche in Ospedale a causa di una ferita lacero contusa che le venne suturata su una gamba quando il marito in preda ad uno dei suoi raptus l’aveva percossa con un piatto.

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