È dal 10 luglio che sono note le conclusioni della Valutazione di Impatto Ambientale sul Patrimonio, richieste dall’Unesco, per la questione della “lottizzazione Nathan”, un progetto di 180.000 metri cubi di edilizia residenziale, che andrebbe a occupare gli ultimi spazi ancora liberi intorno all’area archeologica di Villa Adriana a Tivoli.
ll Fondo Ambiente Italiano (Fai), che appoggia il Comune di Tivoli e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, auspica un’accelerazione straordinaria per salvare Villa Adriana e il prestigioso riconoscimento dell’Unesco, che rischia di essere cancellato. Se questo progetto non venisse bloccato “lo Stato risulterebbe inadempiente rispetto al suo ruolo di custode del sito archeologico e Villa Adriana verrebbe inserita nel World Heritage in Danger List (Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo)” perdendo il titolo di patrimonio dell’umanità, acquisito nel 1999.
Il Fai, che da tempo ha lanciato il grido d’allarme, chiede alle istituzioni un’accelerazione straordinaria per salvare la Villa, così da dimostrare al mondo che l'Italia è davvero in grado di meritare l'enorme tesoro d'arte e storia che la Repubblica gli impone di tutelare. La richiesta di Valutazione da parte dell'Unesco non ha precedenti in Italia e testimonia la gravità del momento, al punto che anche il Ministro Franceschini ha definito inaccettabile questa situazione, annunciando un eventuale procedimento di revisione degli atti fin qui adottati.
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