TPL Scarl, SOS stipendi: il 21 Luglio scioperano i lavoratori

Ritardo nel pagamento degli stipendi; mancato rispetto dell’orario massimo di guida: parte la protesta

Dopo le proteste che si sono svolte nel deposito di Castel di Leva, arriva lo sciopero dei lavoratori Tpl Scarl. La data annunciata per la protesta è quella di domani, 21 Luglio, indetta dal sindacato di base USB.

Sono diversi i motivi alla base dello sciopero. I lavoratori, infatti, chiedono che: si stabilisca una data unica e certa per la retribuzione; sia rispettato il CCNL relativamente all’orario massimo di guida giornaliero; in tutte le aziende della Roma Tpl Scarl e consorziate siano applicate le stesse regole, in termini di turnazioni, riposi e disciplina; cessi il continuo sfruttamento nei confronti dei lavoratori precari. Tutto questo, si legge nel volantino che  annuncia la protesta, che vedrà i lavoratori con le braccia incrociate dalle 8.30 alle 17.00 e dalle 20.00 fino a fine servizio, nella giornata di domani.
Contemporaneamente, dalle 11.00 in poi, si svolgerà anche un sit-in di protesta sotto la sede dell’Assessorato ai Trasporti, in via Capitan Bavastro.

Come ci riferiscono alcuni autisti e rappresentanti sindacali Tpl Scarl, infatti, già in data 10/07 – da accordi aziendali di secondo livello, la data di paga di alcune aziende Consorziate si effettua entro e non oltre il 10 del mese – alcune aziende del Consorzio Tpl scarl, registravano un ritardo nella retribuzione dello stipendio e della 14esima mensilità. Il pagamento è stato sollecitato dallo stesso sindacato USB con una lettera di diffida, inoltrata al sindaco di Roma Ignazio Marino, all’assessore ai Trasporti Guido Improta, al presidente della Commissione Trasporti Anna Maria Cesaretti, e alla Roma Tpl Scarl.

La Roma Tpl – un’altra azienda che compone il Consorzio Tpl Scarl – deve percepire la 14esima mensilità entro il 20/07, in base ad accordi di secondo livello differenti da quelli precedentemente citati. Ad oggi, domenica 20 Luglio, come apprendiamo, la mensilità non è ancora stata percepita.

A tutto questo, si aggiunge la procedura di licenziamento collettivo aperta per esubero di personale, di circa 330 unità.

In merito a tutte queste problematiche, è stata anche presentata una mozione in Campidoglio, in data 9 Luglio, con la quale – nel rispetto dei principi stabiliti dalla Carta Costituzionale all’art. 35 e dallo Statuto di Roma Capitale all’art. 2, comma 5 – si chiede che la Tpl Scarl: unifichi la data del pagamento degli stipendi per ogni azienda del Consorzio; rispetti l’orario massimo di guida giornaliero, così come imposto dal CCNL; applichi in tutte le aziende e consorziate le stesse regole – come dicevamo sopra, in termini di turnazioni, riposi e disciplina; limiti l’utilizzo dei lavoratori precari; verifichi la manutenzione dei mezzi a garanzia dei lavoratori e degli utenti. La mozione – firmata dai consiglieri Stefàno, De Vito, Frongia, I. Battaglia, Belviso, Ghera, Panecaldo, Peciola, Proietti Cesaretti, Quarzo – è stata approvata con 21 voti favorevoli, ma registrava l’astensione dei consiglieri Coratti, D’Ausilio, Cattoi.

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