Travertino, Rocco Maugliani: “Cooperare per salvaguardare l’attività”

Rocco Maugliani: “L’Amministrazione dovrebbe essere interessata a salvaguardare quello che è un pezzo dell’economia della città”

Durante la trasmissione “Un Giorno Speciale” su Radio Radio, è intervenuto nuovamente Filippo Lippiello, il presidente del Centro Valorizzazione del Travertino Romano, e con lui Rocco Maugliani, Segretario del Partito Democratico della Provincia di Roma.

“Distretto del Travertino Romano significa l’insieme delle aziende estrattive di lavorazione e di commercializzazione della pietra ornamentale più importante del Lazio, ossia il Travertino Romano” chiarisce ancora una volta il presidente, dando il via all’incontro del venerdì.

Il presidente Lippiello riassume brevemente cosa sia il Travertino Romano e cosa sta succedendo attualmente sul piano burocratico: “Per definizione il distretto industriale è quella filiera produttiva che occupa un numero di dipendenti rilevante per le città dove viene ospitato. Noi abbiamo su per giù 600 dipendenti diretti, con 1500 con gli indiretti. È un settore significativo che oggi vive un problema burocratico per il rilascio dei rinnovi delle autorizzazioni e delle proroghe delle stesse. C’è un certo rimpallo di carte e non vorremmo essere produttori di carta piuttosto che produttori di Travertino. Il Travertino Romano è un marchio per questa area geografica. È riconosciuto in tutto il mondo grazie alle opere architettoniche fantastiche: a Roma abbiamo certamente degli esempi eclatanti ma in realtà sono stati esportati in tutto il mondo da importanti architetti. Per cui è chiaro che il Travertino sia una pietra duttile, una pietra che dà ricchezza al territorio e che si è messa in gioco recentemente, proponendo un modello produttivo della filiera corta insieme anche alle maestranze che si stanno spendendo sul territorio con le loro capacità, ma anche con delle proposte che sono certamente a tutela del lavoro, dell’ambiente e della produzione”.

L’intervento del Pd spiegato dal Segretario Maugliani: “In questi giorni noi stiamo dando vita a una campagna di mobilitazione permanente del nostro partito sulla questione. A sostegno del territorio ma soprattutto a sostegno dei lavoratori. Il settore estrattivo rappresenta l’elemento forse più importante dell’intero comparto industriale dell’asse tiburtino, non soltanto per i posti di lavoro diretti e indiretti, ma anche perché rappresenta un’eccellenza nazionale.  È un settore certamente in difficoltà e che va rilanciato. C’è stata infatti la volontà di attivare anche un tavolo regionale. Trovo assolutamente paradossale il fatto che non ci sia preoccupazione a livello locale, nel momento in cui gli enti sovracomunali, quindi la Regione, si preoccupano di garantire un futuro a questo settore importante.

Al di là del colore politico, l’Amministrazione dovrebbe essere interessata a salvaguardare quello che è un pezzo dell’economia della città che si regge sul settore estrattivo. Questo seppellirsi in una marea di scartoffie per cercare di dilazionare i tempi, mentre invece si dovrebbe cercare di cooperare con gli enti sovracomunali per una soluzione è assolutamente non in linea con le esigenze della città e della comunità. Qui parliamo di un territorio, se ci vogliamo mettere dentro anche Tivoli, di quasi 150 mila persone. Noi dobbiamo salvaguardare le nostre attività. Ho avuto occasione qualche giorno fa, nel corso di un convegno, di dire al sindaco di Guidonia, che a prescindere dalle nostre diverse idealità, o noi riusciamo a cooperare tramite amministrazioni di segno diverso a tutti i livelli per assicurare un futuro a tutte quelle attività che adesso si trovano in grande difficoltà, oppure rischiamo veramente di essere annientati tutti insieme e di tradire le nostre comunità complessivamente intese”.

Il presidente Lippiello conlude l’incontro: “La Regione ha dato delle indicazioni abbastanza precise su come si debba proseguire con l’iter burocratico delle pratiche. È chiaro che poi ci siano dei rapporti dialettici con le amministrazioni locali, ossia con il Comune di Guidonia che sta tergiversando. Forse non conosce bene l’iter per mandare avanti un Distretto industriale che ospita. Ci sono quindi delle difficoltà che hanno portato addirittura a delle impugnative degli atti amministrativi della Regione. C’è uno scontro istituzionale che va dipanato al più presto per non mettere a repentaglio una attività storica, che si mette in gioco per rinnovarsi e che è fortemente competitiva con i paesi che hanno dei prodotti similari. Noi partecipiamo alle Fiere Internazionali ancora come punta di diamante della pietra ornamentale a livello mondiale. Noi, Carrara e Verona siamo i tre centri più importanti al mondo. Adesso ci stiamo indebolendo. Questa debolezza non deve essere un punto d’appoggio per coloro che ci fanno concorrenza sui lavori internazionali, che sono sempre stati fatti in Italia con un settore manifatturiero molto all’avanguardia”.

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