Troppo lavoro danneggia la salute, ricerca Fellowes presenta un tragico futuro

L’allarmante ricerca britannica Fellowes: troppo lavoro grava sulla salute del lavoratore, a pagarne le conseguenze saranno soprattutto i lavoratori d’ufficio

Un’immagine chiaramente drammatica di un uomo obeso, piegato dal continuo lavoro e con gli occhi rossi di stanchezza, questo è il ritratto dell’impiegato del futuro nel 2040. A rendere nota la possibile previsione è stata proprio l’azienda britannica Fellowes che attraverso ricerche ed analisi ha presentato questo triste quadro.

Per rappresentare al meglio la figura del futuro impiegato l’azienda britannica Fellowes ha realizzato “Emma”, un manichino che descrive alla perfezione i tratti dell’uomo medio in un futuro non poi così distante. Questa ricerca rappresentativa è utile all’azienda per mandare un messaggio alla società, quindi per avvertire ed evitare che il troppo lavoro danneggi la salute.

Il futurista comportamentale Higham e un gruppo che ha lavorato al suo fianco, hanno anche svolto una relazione sul delicato tema della pressione lavorativa che inonda il lavoratore medio.

L’analisi futura

Secondo questo studio a pagare le conseguenze di questa pressione saranno mani polsi occhi e organi interni; sembrerebbe poi che il lavoro d’ufficio più di ogni altro luogo sia maggiormente a rischio, con l’aumento delle ore e il carico di lavoro che grava sulle spalle degli impiegati, questi ultimi pagheranno conseguenze pesanti in salute.

La ricerca presenta quindi un chiaro problema, troppe ore passate sulla scrivania graverebbero sulla salute di chi lavora; a fronte della richiesta del 25 % dei lavoratori d’ufficio di migliorare la loro posizione i datori stessi sembrerebbero ignorare l’attuale questione e continuerebbero ad aumentare la pressione lavorativa.

Fonte: Agenzia Adnkronos

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