Trovato cadavere di Gilberta Palleschi, fermata una persona

E’ un uomo che avrebbe fatto trovare il corpo in una cava. Spunta ipotesi di violenza sessuale finita male

La notizia che nessuno voleva ricevere ma ritenuta sempre più probabile con il passare dei giorni è purtroppo arrivata: è stato ritrovato il cadavere di Gilberta Palleschi, l'insegnante di Sora e segretario regionale dell'Unicef scomparsa lo scorso 1 novembre vicino al fiume Fibreno, luogo situato nel comune di Broccostella  in zona San Martino, dove la donna si recava abitualmente per fare jogging.

Il corpo privo di vita di Gilberta è stato rinvenuto in una specie di cava situata nella cittadina di Campoli Appennino, non distante da Sora. A comunicare la notizia è stato Massimiliano Contucci, l'avvocato della famiglia della donna, il quale peraltro ha rivelato che c'è una persona fermata. "Si tratta – ha spiegato il legale – una persona che era sotto torchio da qualche giorno, lui ha condotto gli inquirenti sul luogo del ritrovamento del cadavere, una specie di cava, un luogo isolato, alla fine di una strada sterrata, che dista circa tre chilometri da dove la signora era scomparsa". Il cadavere era in avanzato stato di decomposizione ed è stato riconosciuto dai familiare.

In ogni caso, spetterà all'esame del DNA fugare ogni dubbio. Secondo le prime ricostruzioni, comunque, Contucci ha rivelato che la scomparsa di Gilberta Palleschi "sarebbe legata a un tentativo di violenza sessuale finito male, lei non era la vittima designata ma sarebbe stata vittima di un'aggressione casuale". La famiglia della donna aveva anche offerto una ricompensa in denaro di 20 mila euro per avere notizie utili a ritrovarla, escludendo da subito categoricamente che si fosse allontanata volontariamente. Qualche giorno dopo la scomparsa, le unità cinofile impegnate nelle ricerche hanno ritrovato alcuni oggetti della donna: un bracciale spezzato, prezioso, la sim del cellulare, un mazzo di chiavi e cuffiette dell'Ipad.

Lascia un commento