Valmontone, capriolo incastrato nella macchia viene curato e liberato

Un episodio singolare quanto benaugurante l’incontro con un capriolo, nelle campagne tra Valmontone, Cave e Palestrina

Valmontone capriolo

Il capriolo appena liberato corre verso il bosco

Un episodio singolare quanto benaugurante è accaduto nel pomeriggio di sabato 17 aprile nelle campagne tra Valmontone, Cave e Palestrina, in località Acqua Maggio. Nelle adiacenze della proprietà del noto fotografo Claudio Pasquazi un capriolo è rimasto incastrato tra i rovi della macchia. Deve essere stata una grande sorpresa per chi lo ha visto e ha subito dato l’allarme chiedendo aiuto ai Carabinieri della stazione di Valmontone e ai Vigili del fuoco della stazione di Palestrina.

L’allarme e subito il soccorso

Le operazioni di soccorso sono state eseguite con la massima cura, come succede sempre di fronte ad animali indifesi e in questo caso c’era addirittura un capriolo, e a dare man forte a carabinieri e Vigili del Fuoco anche l’arrivo provvidenziale del veterinario, il Dott. Fabio Pelicella intervenuto insieme ad un suo collega. Tutti insieme lo hanno prima liberato, avendo l’accortezza di coprirgli gli occhi per non spaventarlo, poi lo hanno curato, medicandogli le ferite e i graffi che si era procurato tra i rovi cercando di liberarsi e infine lo hanno riaccompagnato nella macchia.

I soccorritori hanno adagiato il capriolo su una coperta nel prato. E’ rimasto immobile per qualche secondo e non dava segni di vita. Ma è bastato un attimo e come un fulmine il giovane capriolo è scattato in piedi e con due salti ha preso la via del bosco. Una bella avventura e anche una gran bella notizia. Succede sempre quando ci rendiamo conto dell’esistenza di altre vite intorno a noi. Il segno che incontri del genere lasciano nel cuore e nella memoria ci fanno capire quanto sia brutale e insensato l’oltraggio che facciamo alla natura violandola e sporcandola senza pudore. E’ un oltraggio che facciamo a noi stessi.

Abbiamo avuto la fortuna che sul posto arrivasse anche Claudio Pasquazi che ci ha regalato foto e immagini di questa bella esperienza.

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