Valmontone, scuola Cardinale Oreste Giorgi: al via il progetto DADA

Il Dirigente Chiararia: “La didattica per classe non va più bene”

Ci troviamo davanti a una rivoluzione, la scuola come la ricordavamo è solo una reminiscenza. Questo che pensiamo non appena entriamo nell’istituto comprensivo “Cardinale Oreste Giorgi” di Valmontone.

Dall’inizio di maggio, in via sperimentale, dopo un lavoro di progettazione lungo oltre un anno, è partito il progetto “DADA” che ha totalmente ribaltato gli schemi scolastici classici. “DADA” sta per “Didattiche per Ambienti di Apprendimento”, ovvero il nostro classico sistema scolastico funziona per classe, ogni alunno ha una sua classe e in quel luogo passerà il resto dell’anno scolastico, mentre, questo nuovo sistema, “DADA” appunto, prevede che ogni studente si sposti di ora in ora nella classe in cui si trova la materia che dovrà frequentare.

Questo è un modello scolastico ben collaudato che arriva dalla Svezia, in particolare promosso dalla scuola “Vittra Telefonplan” di Stoccolma; in Italia è arrivato per la prima volta a Roma 5 anni fa, da lì si sta diffondendo in tutta la penisola: naturalmente la “Card. O. Giorgi” sempre molto apprezzata per la sua qualità e per il suo essere avanti con i tempi non poteva non avviare il progetto.

“Con questo sistema abbiamo dato a ogni studente un’ambiente più consono alla didattica” dichiara il Dirigente scolastico Chiararia. Infatti, una delegazione di professori che ha lavorato al progetto, ci spiega come in questo modo il materiale che di volta in volta serve agli studenti non deve, come prima, essere ricercato all’interno della scuola, ma di come si trovi già nell’aula adibita: le cartine geografiche, oppure le strumentazioni che servono per svolgere la pratica nell’ora di Tecnica o di Musica, adesso si trovano tutte nello stesso ambiente.

Sempre il preside afferma che: “All’inizio non tutti erano fiduciosi e si pensava a una perdita di tempo durante il cambio dell’ora, ma non è stato così, anzi ciò ha responsabilizzato gli alunni e migliorato l’apprendimento. I genitori soprattutto si sono ricreduti e tuttora abbiamo un livello di soddisfazione altissimo, con una grande partecipazione genitoriale”. D’altronde è nettamente riscontabile come questo sistema sia efficace, vedendo anche il sistema universitario, dato che il nostro organo pensante non riesce a rimanere concentrato più di un determinato lasso temporale, qui è fondamentale il moto fisico e il prendersi una piccola pausa.

“Abbiamo avuto una forte partecipazione dell’istituzione comunale, che ha creduto in noi e nel progetto, inoltre anche un’altra istituzione come la Guardia Di Finanza ci ha appoggiato, donandoci gli armadietti personali per i ragazzi” conclude Chiararia. L’amministrazione comunale è la prima ad essere vicina alle esigenze dei plessi scolastici, investendo in questi ultimi anni nella loro adeguata messa a norma.

Laura Mujic, Consigliere Comunale con delega alla Pubblica Istruzione, afferma: “Abbiamo creduto nel progetto, siamo rimasti totalmente soddisfatti da quest’opera, infatti abbiamo potuto osservare che sia i professori e sia gli alunni hanno totalmente cambiato modo di rapportarsi alla scuola, migliorando la loro percezione del lavoro svolto”.

*Servizio a cura di Marco Saracini

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