Valmontone, Università Agraria, presidente Roberto Pizzuti annuncia ricandidatura

L’intervista sulle priorità del presidente La Spiga nel caso in venisse rieletto

Convocate le elezioni per il rinnovo del presidente e del direttivo dell’Università Agraria di Valmontone: le urne apriranno domenica 19 aprile 2020. L’appuntamento è da non sottovalutare, infatti l’Agraria è ormai diventato un ente di diritto privato e dovrà gestire tutti i terreni gravati da uso civico della città. Il nuovo direttivo avrà a disposizione risorse monetarie e terreni operando come semplice associazione in forza della legge di riforma dei domini collettivi. La nuova Università Agraria avrà un direttivo e un presidente che dovranno essere eletti dall’assemblea; assemblea che sarà formata da tutti i cittadini residenti a Valmontone.

Queste Elezioni, ci teniamo a dirlo, saranno completamente diverse da come si è votato fino ad oggi. Roberto Pizzuti, come presidente uscente lei annuncia la sua ricandidatura?

 

“Io oggi annuncio la mia ricandidatura. Ho provato a fare una coalizione più ampia con le forze politiche con il mio gruppo ‘La Spiga’, cercando di aggregare più persone possibili, ma sempre con il candidato presidente de La Spiga. Ad oggi non si è risolto nulla ed io non posso continuare su questa strada con varie candidature. Noi vogliamo un accordo politico per il quale chi viene con La Spiga riconosce il presidente. Deve essere questa la condizione. Ad oggi che non è stato riconosciuto il presidente io ho il dovere morale di fare la lista”.

 

Quali sono le altre forze politiche che ha avuto come interlocutori?

“Quelle che hanno dato la disponibilità sono Campo Aperto, con Luigi Ruggeri, Massimiliano Bellotti La tua Voce per Valmontone, Valmontone Bella con Virginio Pizzuti ma con massimo esponente politico Piero Attiani, (consiglieri comunali di minoranza), e poi il M5S e varie associazioni minori ma importanti come quella di Alessandro Caporossi”.

 

I rapporti con attuale amministrazione come sono?

“Sull’Agraria si è rotto qualcosa perché noi abbiamo rivendicato un accordo che è stato fatto 5 anni dando La Spiga come referente politico. Altri tre nomi al posto mio sono stati esclusi lo stesso”.

 

Di questi cinque anni di presidenza all’università Agraria, quale è stato l’atto più importante approvato sotto la sua presidenza?

“La digitalizzazione di tutti i terreni, per la quale abbiamo speso migliaia di euro. Il territorio dell’università è però adesso interamente digitalizzato. Poi abbiamo fatto l’accatastamento del Casaletto, siamo diventati proprietari effettivi del negozio di via Casilina che era ancora del Comune. Abbiamo riorganizzato il patrimonio dell’ente e la riqualificazione della fontana della Cacciata con annesso laghetto per uccelli migratori”.

 

Il momento invece più difficile di questi cinque anni, quale è stato?

“Quando c’è stato un tentativo partito dall’interno della mia maggioranza per farmi decadere. Ma ho superato ogni difficoltà”.

 

Oggi annunciamo la sua ricandidatura, ma costruirà la lista a prescindere da quelle che sono le forze politiche che faranno parte del progetto la Spiga o meno. Qual è l’obiettivo di un progetto che farà parte della vostra campagna elettorale? Se lei venisse rieletto perciò cosa farebbe come priorità?

“Dal punto di vista agricolo dare spazio ai giovani e alle nuove figure che si stanno affacciando nel mondo dell’agricoltura. Perché l’agricoltura in questi ultimi tempi è mutata, da un agricoltura in cui era fondamentale il foraggio, ad oggi in cui lo è la qualità delle farine e il bestiame è da carne più che da latte. Il latte è arrivato ai minimi termini come forza finanziaria. Sono rimaste poche stalle come quella di Capri, che sta cercando di integrare quella da carne con quella da latte. Noi vogliamo dare forza a queste persone che vogliono investire nell’agricoltura. Uno dei prossimi impegni è anche quello di mettere a posto i terreni del comune e questa sarà una bella sfida”.

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