Viaggiare in aereo nel 2023: tutto quello che c’è da sapere

Il primo trend di quest’anno non è positivo per chi viaggia spesso in aereo. Dovrebbero essere in arrivo notevoli aumenti dei prezzi dei biglietti

Veduta di Aereo in volo da aeroporto

Il 2023 è iniziato da pochi giorni e già moltissime persone stanno guardando alle prossime vacanze. Il calendario dell’anno è infatti ricco di ponti, vacanze e occasioni per viaggiare. In più sono venute meno moltissime delle restrizioni legate alla pandemia e le compagnie aeree sono tornate a lavorare a ritmi simili a quelli del 2019. Attenzione, però. La situazione legislativa ed economica è profondamente cambiata rispetto a 4 anni fa e prima di prenotare un aereo è sempre bene conoscere i propri diritti. Nella mini-guida che stiamo per leggere proveremo a spiegare tutto quello che c’è da sapere prima di prenotare un volo nei prossimi mesi.

Attenzione al caro biglietti

Il primo trend di quest’anno non è positivo per chi viaggia spesso in aereo. Secondo gli esperti sono infatti in arrivo notevoli aumenti dei prezzi dei biglietti. Le cause di questa salita sono molteplici. La situazione geo-politica e la guerra in Ucraina con il conseguente aumento dei costi dei carburanti è solo una di queste. Vanno aggiunte anche l’enorme aumento della richiesta, la chiusura di molte tratte e l’impreparazione di molte compagnie nel garantire i servizi ante-pandemia. Un mix esplosivo che potrebbe tenere i prezzi alti almeno fino alla fine dell’estate. Quindi il consiglio per risparmiare è di scandagliare costantemente il web alla ricerca di occasioni, sconti e promozioni.

Cosa fare se il volo viene cancellato?

La difficile situazione che abbiamo appena visto non farà solo aumentare i prezzi. Potrebbe allo stesso tempo aumentare i disagi per i passeggeri e far crescere il numero di voli cancellati. Per fortuna nella maggior parte dei casi abbiamo diritto a un rimborso per il volo cancellato. Prima di scoprire quando ne abbiamo diritto e come richiederlo è importante sapere cosa dobbiamo fare in prima persona. Ovvero mettere insieme i documenti di prenotazione, la carta di imbarco e le ricevute delle spese affrontate durante la sosta in aeroporto causate direttamente dal disservizio.

Quando ho diritto al rimborso per la cancellazione e come richiederlo?

Non tutte le cancellazioni del volo danno diritto a un risarcimento in forma di rimborso del biglietto o compensazione economica. Se ad esempio la compagnia ci avvisa due settimane prima della partenza non ci spettano rimborsi. Idem se il preavviso di cancellazione arriva tra 13 e 7 giorni prima e in cambio ci viene offerto un volo che parte con meno di 120 minuti di anticipo e arriva con meno di 4 ore di ritardo. Oppure se il preavviso è inferiore ai 7 giorni e il trasporto alternativo parte meno di un’ora prima e arriva non più di 2 ore dopo l’altro.

Sono escluse dai risarcimenti anche le cancellazioni dovute a circostanze eccezionali. Nelle altre fattispecie abbiamo diritto al rimborso la cui entità dipenderà dalla destinazione, dalla lunghezza del tragitto e dal ritardo accumulato. Ma soprattutto dalla nostra decisione o meno di accettare un volo sostitutivo.

Per quanto riguarda i voli comunitari di lunghezza inferiore ai 1.500 km il rimborso economico può arrivare a 250 euro. Per quelli di lunghezza compresa tra 1.500 km e 3.500 km può variare tra 200 e 400 euro a seconda del ritardo accumulato dal volo sostitutivo. Per quelli più lunghi si va da 300 a 600 euro, sempre a seconda del ritardo.

Se non accettiamo un volo alternativo abbiamo diritto alla cifra massima per ogni fascia e al rimborso del biglietto che abbiamo pagato.

Diversa la disciplina per i voli internazionali, regolata dalla Convenzione di Montreal. In questo caso il rimborso che ci spetta è solo quello legato ai disservizi causati direttamente dalla cancellazione.

Per inoltrare la pratica di richiesta di risarcimento abbiamo 3 strade diverse.

Le nuove regole per il trasporto dei liquidi se viaggiamo in aereo

Con il nuovo anno si fanno ancora più stringenti i regolamenti per il trasporto di liquidi in aereo. Iniziamo dal bagaglio a mano. Ogni contenitore di liquido non può superare i 100 ml (o 100 grammi se si parla di creme) e la somma di tutti i contenitori non può essere maggiore di un litro.

Tutti i liquidi devono essere inseriti in contenitori trasparenti richiudibili e ogni passeggero può portare al massimo un sacchetto.

Molto più permissive le regole per il trasporto di liquidi dei bagagli in stiva. In questo caso non ci sono limitazioni per quanto riguarda acqua, bevande analcoliche e cosmetici. Qualche restrizione in più, legata alle norme doganali dei singoli Paesi, c’è per le bevande alcoliche. In UE, ad esempio, possiamo trasportare al massimo 10 litri di super alcolici, 20 di vino alcolizzato, 90 di vino (60l il massimo per lo spumante) e 110 litri di birra. In ogni caso prima di imbarcare qualsiasi bevanda è sempre bene consultare i regolamenti specifici della compagnia con cui intendiamo viaggiare.