Viterbo, arrestati due pregiudicati

Svolta nelle indagini sulla gambizzazione del fratello del collaboratore di giustizia, Giacomo Valentino

Giovedì 27 il personale della squadra mobile di Viterbo, coordinato da Fabio Zampaglione,  ha notificato una misura cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Bari a carico di Giuseppe Amoruso, 32 anni, soprannominato “colpo in canna”.

Contemporaneamente operatori della squadra mobile di Bari e del nucleo investigativo del reparto operativo hanno notificato la stessa misura cautelare nei confronti di Giuseppe Misceo, 49 anni, soprannominato ” il fantasma”, reggente del clan “Montani-Telegrafo.

I due pregiudicati sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di lesioni, detenzione illegale e porto di armi, con l’aggravante di aver adoperato metodi mafiosi.

L’attività d’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della procura della Repubblica del Tribunale di Bari, supportata dai risultati di attività tecniche e dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ha permesso di far luce sul ferimento, con colpi d’arma da fuoco alle gambe, di Vincenzo Valentino, 34 anni, con rapporti di contiguità alla compagine mafiosa “Strisciuglio”, fratello del collaboratore di giustizia Giacomo Valentino, avvenuto a Bari il 31 agosto 2009, in via Abbruzzi nel quartiere San Paolo.

L’agguato, commesso come mezzo risolutivo di contrasti tra clan, è stato pianificato e consumato per il controllo e la gestione in via esclusiva delle attività illecite nel quartiere San Paolo, in particolare commercializzazione di sostanze stupefacenti e estorsioni da parte del Misceo e del suo gruppo criminale.

Giuseppe Amoruso annovera diversi precedenti per estorsioni, rapina, detenzione abusiva di armi ed omicidio.

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