La Valle Faul, così come concepita dal Plus, il progetto messo a punto dalla Regione con i finanziamenti europei, potrebbe cambiare radicalmente aspetto a seguito del ritrovamento archeologico avvenuto qualche giorno fa.
Originariamente erano previsti lavori per la realizzazione di bar, ristoranti, ascensori e info point per i turisti, ma oggi, grazie alla scoperta effettuata, tecnologia e archeologia potranno coabitare.
Bisognerà prima verificare l'entità e il valore dei reperti archeologici tentando poi di valorizzarli anche in un'ottica turistica.
‘’E’ una sfida importante – aveva detto ieri la sovrintendente d’Atri – Lavoriamo insieme al Comune perché queste due realtà, l’antica e la moderna, riescano a compenetrarsi in maniera paritaria, senza che ci sia la prevaricazione di una sull’altra’’.
E' già al lavoro, al proposito, la Sovrintendenza ai beni archeologici dell’Etruria meridionale, la quale, dopo la ricognizione in loco, esprimerà il proprio parere su quanto repertato.
I lavori del Plus comunque proseguiranno, anche per via delle scadenze imposte al progetto.
A seguito del parere della Sovrintendenza si vedrà come intervenire per effettuare la valorizzazione finale del comprensorio.
La valle di Faul potrebbe realmente diventare la vera attrazione cittadina per i turisti che oltre ai servizi loro dedicati potrebbero godere delle bellezze archeologiche della valle.
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