Cronaca

Vivere in provincia: Palombara, Monteflavio e Moricone da rivalutare

Dove è meglio trasferirsi, intorno a Roma, per migliorare il proprio livello di qualità della vita? Puntiamo su Palombara Sabina e i suoi dintorni. Paesi dove affitti e prezzi delle case sono tra i più bassi della regione.

Palombara Sabina, un paese da rivalutare

Nel nostro tentativo di scovare soluzioni appetibili, per vivere meglio, abbiamo scelto quelle fuori Roma ma non troppo. Cercherò di fornire delle ipotesi di località, privilegiando paesi della prima fascia intorno Roma ma possibilmente con caratteristiche storico socio economiche che le facciano essere dotate di identità culturali e non dei paesi dormitorio o delle periferie camuffate.

Questo perché la vita collettiva ci guadagna in relazioni sociali, in scambi, opportunità di lavoro, in qualità stessa della vita che necessità di questi elementi identitari per trovare forme di adattamento e di integrazione soddisfacenti.

Se devi andare a vivere fuori Roma solo per dormire, pagando di meno, evidentemente, si determineranno molte carenze che alla fine si ripercuotono sull’umore, sulla salute, sulla soddisfazione personale. Per nostra fortuna l’Italia e anche il Lazio, hanno una provincia ricca di storia e di bellezze artistiche e naturali, che consentono di poterne godere, stando lontano da una metropoli bella come Roma ma dove è sempre più difficile vivere.

La Sabina ha il vantaggio di affitti ancora accettabili

Facciamo un viaggio in Sabina basandoci sul dato “dove si spende meno”. Se percorriamo la via Palombarese o la Romana oltre Guidonia – Montecelio, incontriamo Palombara Sabina. L’area che ci interessa sta alla destra dell’A1 tra il Raccordo e Passo Corese.

È un’area dove domina l’olivo e vige la produzione di un olio extravergine d’oliva di grande qualità, che lentamente si sta affermando sul panorama delle eccellenze agricole italiane.

In questo territorio ho voluto prendere ad esempio tre paesi: Palombara come capofila e dei piccoli centri come Moricone e Monteflavio ed altri, più lontani da Roma, ma con pochissimi abitanti e con costi di acquisti e di affitto delle case molto allettanti. Iniziamo subito dai prezzi.

Acquistare casa a Palombara Sabina costa in media 968€ /mq e affittare 7,15€/mq. Il che significa che 100mq si comprano con meno di 100mila € e si affittano con 715€. Prezzi molto concorrenziali con Roma centro, che dista 47 km, includendo 21 km di Autostrada e passando da Tivoli. L’autostrada che conviene è la A24, l’Autostrada dei Parchi e non la A1. Il tempo di percorrenza fino al centro di Roma è di 38 minuti, cioè a dire che se l’obbiettivo fosse una zona più vicina a Roma Est si riesce ad impiegare anche meno tempo.

Palombara sorge tutta attorno a un Castello

Castello Savelli

Palombara Sabina è un comune della città metropolitana di Roma Capitale, così come altri della Sabina. Si trova in collina, a 372 metri, sulle propaggini dei monti Lucretili.

Ha oltre 13mila abitanti ma nel 1970 ne aveva meno della metà e quindi offre un livello discreto di servizi e di opportunità di vita che attira gente da fuori. La città si sta espandendo soprattutto lungo le strade che percorrono le campagne circostanti, per cui è possibile trovare case e villette a contatto con le coltivazioni.

Poco più della metà dei palombaresi risiede nelle case che circondano il Castello Savelli, su un’altura conica, una struttura tipica del medioevo. La parte moderna è per lo più concentrata intorno alla piazza principale, da cui si diramano le strade di accesso.  

Il resto della comunità si divide tra le località di Cretone e Stazzano, una serie di aggregati urbani e numerose case sparse. Il comprensorio comunale è dominato dalla maestosa vetta del monte Gennaro, sulle cui pendici si dispongono dal basso verso l’alto: frutteti e macchia mediterranea, boschi misti di latifoglie e le faggete.

Fra le numerose specie vegetali presenti spicca lo storace comune, una rarissima pianta utilizzata sin dall’antichità per la produzione dell’incenso. Palombara ebbe un ruolo nella Campagna dell’Agro Romano per la liberazione di Roma con la colonna guidata dal colonnello Paggi nel 1867.

Il Castello Savelli e l’Abbazia in Argentella, tesori preziosi

Abbazia in Argentella

Il Castello Savelli venne costruito intorno all’anno 1000 per volontà della famiglia Crescenzi Ottaviani. All’interno è possibile ammirare gli affreschi di Baldassarre Petruzzi. Il borgo risale all’epoca dell’incastellamento, nel X secolo, quando gli abitanti si attorniavano intorno ad un castello per sentirsi sicuri. Venne dapprima costruita una torre di guardia del castello.

La torre aveva 8 piani. Restaurato nel 2008, al suo interno è possibile visitare il Museo naturalistico. Grazie alla restaurazione è stata inaugurata una esposizione delle sculture romane in marmo rinvenute nel 1986 nella località Formelluccio. Una di queste statue in marmo raffigura una figura femminile, è copia di opera dello scultore greco Kephisodotos e rappresenta Eirene, ovvero la personificazione della Pace.

Le origini dell’Abbazia di San Giovanni in Argentella di Palombara Sabina non sono del tutto certe. Si trova alla fine di un tortuoso sentiero, fra gli ulivi e i vigneti delle colline intorno a Palombara Sabina, da cui dista circa 3 km e circa 36 km da Roma. È possibile raggiungerla percorrendo una diramazione posta al 34,700 km della strada provinciale 23a, conosciuta come la via Palombarese, in direzione di Santa Lucia di Fonte Nuova.
Sia all’interno che all’esterno dell’Abbazia è possibile notare l’influenza benedettina. La struttura è eretta con pietre in tufo giallo. All’interno dell’Abbazia si possono ammirare diversi affreschi. La chiesa è un Monumento Nazionale.

L’abbazia di San Giovanni in Argentella deve la denominazione “in Argentella” alla presenza di una sorgente in fondo alla valle, con cui probabilmente era in comunicazione fin dalla primissima edificazione. L’acqua di una fonte che tuttora sgorga nel sotterraneo della cripta, un tempo era ritenuta terapeutica e miracolosa.
Secondo la tradizione i cittadini erano soliti bagnarvisi il 24 giugno, giorno della festa di San Giovanni Battista. Negli ultimi anni è stata molto trascurata da parte dell’amministrazione comunale, con conseguente degrado e decremento turistico.

Il Convento e le Chiese una storia ultra millenaria

Secondo alcune testimonianze sembra che l’antico convento di San Nicola di Palombara fosse collegato da un tunnel sotterraneo all’Abbazia di San Giovanni.

Oggi del convento rimane in piedi ben poco, alcuni resti in stile romanico e poco più. La struttura è di proprietà di una confraternita di Palombara che ha avuto il merito di salvarla dalla rovina e di restaurarne le parti pericolanti.

Anche a causa dei furti (sono stati financo staccati e trafugati gli affreschi murari) il convento è chiuso, recintato e video vigilato. Quel che è sicuro che da qui si possa ammirare un meraviglioso panorama sulla campagna romana.

Invece restano in piedi le chiese: Sant’Egidio, San Biagio e Santa Maria Annunziata. Qui si tocca con mano il fascino della provincia che anche nei posti più remoti me più insospettabili conserva tesori d’arte preziosi che altrove farebbero la fortuna di chi volesse sfruttarli turisticamente, ma noi no, per noi sono cose abituali.

La Chiesa di San Biagio è tra le più antiche del paese. Risale al 1101 e al suo interno è possibile ammirare diverse opere tra cui la Madonna con Bambino di Antonio da Viterbo e la Gloria di San Biagio di Raffaele Casnedi.

La chiesa parrocchiale di Sant’Egidio risale al 1216. Ma non si conosce bene la storia di questo edificio fino al 1500 quando diventa parrocchia. Al suo interno è possibile ammirare diverse opere d’arte tra cui la statua di Sant’Egidio Abate di autore ignoto.

La Chiesa di Santa Maria Annunziata è riconducibile al 1300, con uno stile misto tra romanico e barocco.

Eventi legati alla gastronomia: olio, vino e ciliegie

Dal dicembre 2022 Palombara Sabina fa parte dell’Associazione nazionale città dell’olio. In effetti la produzione di Olio di Oliva Sabina Dop riguarda tutto il suon territorio e rappresenta una della attività agricole più importanti di questa zona.

L’altra è la produzione delle ciliegie tra le quali una qualità chiamata “Ravenna” è conosciuta come la cerasa del Papa, da quando nel secolo XIII ne venne donato un cesto a Papa Onorio IV (della famiglia Savelli). Dal 1933 a Palombara si tiene ogni anno a giugno la sagra delle ciliegie, con sfilate di carri allegorici addobbati con questo frutto.

A novembre invece l’evento si chiama Il giorno di Bacco e riguarda un altro dei prodotti tipici locali, il vino. L’evento si tiene nel Castello Savelli e consente una degustazione di più prodotti gastronomici e ricette della tradizione palombarese.

Un Parco dove vivono lupi, orsi e aquile. Visitabile in sicurezza

I parchi e le riserve naturali che circondano Palombara consentono la possibilità di passeggiate e trekking a piedi o in bicicletta attraverso i 53 sentieri organizzati del Parco Regionale Naturale dei Monti Lucretili per 230 km di percorsi. L’area venne istituita nel 1989, in parte è ancora incontaminata e si estende per 18mila ettari. I suoi punti di forza sono le splendide faggete e la presenza di specie vegetali uniche come lo storace e l’iris sabina.

Parco Monti Lucretili

Sembra che nel parco siano tornati il lupo e l’orso e nidifichino da tempo le aquile reali. È possibile frequentarlo con le dovute accortezze e magari chiedendo l’aiuto di una guida locale, usufruendo anche delle strutture ricettive di Bed & Breakfast e delle aziende agrituristiche.

Trasferirsi a Palombara Sabina quindi favorisce tutto questo, pur restando a poco più di mezzora dalla Capitale e riuscendo anche a non pagare cifre assurde per disporre di un appartamento o di una villetta immersa nel verde.

Potrebbe interessare la vicenda della cestovia del monte Gennaro. Questa funivia era molto popolare nel secolo scorso, tra gli anni sessanta e ottanta, poiché collegava, in due tronchi, Palombara Sabina con la stazione d’arrivo, dove si trova una baita con terrazza panoramica, a quota 1166 metri.

Da lì si potevano raggiungere, con brevi percorsi, la croce di vetta del monte e la Torretta di Camillo Crociani sul Morrone della Croce. Oggi malinconicamente si possono vedere i tagli nel bosco dell’impianto elettrico e le funi con i cesti appesi, immobili, tra le stazioni di partenza e di arrivo. Si parla da tempo della possibile ricostruzione, anche perché è stata aperta recentemente la baita-rifugio del monte Gennaro.

Moricone e Monteflavio, possibili soluzioni ancor più economiche

Moricone si trova nella Valle del Tevere a 42 km dal centro di Roma. Si trova a circa 300 metri in collina e conta 2.514 abitanti, sempre nel Parco dei Monti Lucretili, quindi a pochi chilometri da Palombara Sabina, proseguendo più a nord sulla Palombarese, dove incontriamo anche Montelibretti, Montorio Romano e Monteflavio.

Monteflavio

Per questi centri vale la stessa condizione di essere parte della città metropolitana di Roma Capitale, vivere sostanzialmente su un’economia agricola fondata su olio, vino e prodotti tipi locali. In passato queste zone erano dedite anche alla trasformazione della legna in carbone, con le carbonaie, come si faceva in Maremma. Inoltre si produce ancora calcare nelle cave di pietra e nelle fornaci, da cui si ricava la calce per le costruzioni.

Scegliere uno di questi centri più piccoli, dove gli abitanti sono quasi sempre meno di 5.000 e potrebbe essere un vantaggio sotto il profilo economico e climatico: Monteflavio si trova a 800m sul livello del mare ed ha 1.200 abitanti. Montelibretti ha più di 5mila abitanti e sorge in collina a 200 metri. Montorio infine ha 2.200 abitanti e 500 metri s.l.m.

A Moricone il costo per l’investimento in un immobile è di 794€/mq di media e l’affitto 6,13€/mq. Mentre a Monteflavio è di 405€/mq e di 5.41€/mq l’affitto. Infine a Montelibretti 902€/mq e l’affitto 5,26€/mq e a Montorio Romano 477€/mq e l’affitto 4,18€/mq.

Centri più piccoli e più lontani ma si risparmia senza perdere troppo in qualità

Scegliendo questi piccoli centri ci stiamo allontanando un po’ da Roma e possiamo fare perno sull’A1 per i collegamenti più rapidi.  Da Montelibretti percorrendo i 48 km di strada e autostrada occorre quasi un’ora per arrivare a Roma. Questo ovviamente vale anche per gli altri ed è da mettere in conto. Dal punto di vista delle bellezze naturali e dei monumenti storici, sono comuni ricchi di architetture religiose e civili, castelli, ville, conventi, chiese, con opere pittoriche di pregio così come Palombara Sabina.

Moricone

Come strutture sanitarie le uniche che ho verificato sono un ospedale a Palombara Sabina, che serve un po’ tutta l’area circostante e una Casa della Salute a Magliano Sabina però in provincia di Rieti. Poi un Poliambulatorio e un Centro prelievi a Passo Corese, ovvero prossimi all’autostrada. Se avete commenti che possono integrare queste informazioni o correggerle laddove risultassero a vostro giudizio errate, saranno utili, in ogni caso, per dare un aiuto a chi sta pensando seriamente a lasciare Roma per trovare casa in provincia.

*Immagini dalla pagine Facebook dei comuni citati

Carlo Raspollini

Autore e regista televisivo, responsabile marketing, consulente gastronomo e dello spettacolo, viaggiatore.

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