Zingaretti in Regione: “Sarò il presidente di tutti”

Stringe le mani a tutti ed entra nel suo ufficio. Alemanno: la Regione ci deve ancora 900 milioni di euro

Una frase che già abbiamo sentito: «Sarò il presidente di tutti». Queste le prime parole di Nicola Zingaretti, appena insediatosi come governatore a via Cristoforo Colombo. Accolto da un grande applauso, Zingaretti si è fatto strada tra i fotografi e ha raggiunto il suo nuovo ufficio al secondo piano, stringendo le mani a tutti i dipendenti: ha esplicitato che tale gesto "significa riuscire a dare subito dei segnali di grande innovazione e ridare una speranza alla nostra regione”.

Il nuovo Governatore del Lazio ha voluto invocare un messaggio di grande speranza a tutte le famiglie che vivono questo particolare momento, affermando che lui e tutto il suo entourage, si rimboccheranno immediatamente le maniche e che si metteranno a lavoro per il bene di tutta la comunità. «Faremo di tutto per dare una mano all'Italia che ne ha bisogno, alla crescita, allo sviluppo e alla costruzione di una fase nuova anche per l'economia nazionale».
Infine ha aggiunto che “Non ci siamo dimenticati delle persone che ci hanno votato e lavoreremo sodo per essere degni di questa fiducia”.

Fa un po' il ruolo del grillo parlante, invece, Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ieri durante il suo intervento nel corso del congresso Cisl Fp, affermando che sarà suo intento mandare al più presto una lettera a Zingaretti con 'una serie di richieste', questo non a scopo 'provocatorio', ma come segno di collaborazione "non ci siamo dimenticati quanto è stato fatto in passato per la Capitale". Inoltre, ha rammentato il sindaco, “la Regione deve a Roma capitale 900 milioni di euro”.

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