Dici Tonino Accolla, e dici voce (e mitica risata) di Eddie Murphy – ma quando il connubio tra i due finisce, Eddie Murphy, almeno qui in Italia, perde il suo marchio di fabbrica più riconoscibile: la risata –, Mickey Rourke, Tom Hanks, Ben Stiller, Jim Carrey, Timòn (de Il Re Leone). Ma soprattutto lui, Homer Simpson.
Dici Tonino Accolla, e dici direzione del doppiaggio di Brave Heart, Borat, Crush, Titanic e Avatar.
Solo per citare alcuni tra i suoi grandi successi.
Dici Tonino Accolla, e dici un pezzo di storia del doppiaggio.
Sempre tra i titoli di coda dei più grandi film e delle più appassionanti serie televisive.
Aveva 64 anni, ed è morto a Roma, oggi, al Policlinico Gemelli dopo una lunga malattia.
Originario di Siracusa, la sua vita è stata sempre legata alle voci del cinema e della televisione.
Tra i tanti riconoscimenti ricevuti nel lungo corso della sua carriera, figura anche il Nastro d’Argento, ottenuto nel 1991, per il miglior doppiaggio per la parte dell’attore Kenneth Branagh in ‘Enrico V’.
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