Cronaca

Anzio-Nettuno. Bar, pizzeria e forno chiusi per legami con la ‘ndrangheta

Lo scorso pomeriggio, i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno eseguito un controllo presso un forno/panificio in località Lavinio – Lido di Enea che ha portato alla denuncia a piede libero di una 45enne per l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità (art. 650 C.P.).

La donna è la moglie del socio amministratore dell’attività, un 54enne originario della provincia di Reggio Calabria, arrestato lo scorso 17 febbraio 2022 nell’ambito dell’operazione “Tritone”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma, e attualmente detenuto in carcere per reati di associazione di tipo mafioso.

La donna stava continuando a esercitare l’attività nonostante un provvedimento inibitorio, adottato dalla Commissione Straordinaria del Comune, per l’esercizio delle attività sulla base degli elementi risultanti dalle interdittive antimafia della Prefettura di Roma dello scorso 1° giugno 2023.

Tale provvedimento che ha colpito anche altre due attività commerciali – un bar a Nettuno e una pizzeria ad Anzio – ha dichiarato la S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) giuridicamente inefficace, sulla base della ritenuta permeabilità agli interessi della criminalità organizzata, grazie alle acquisizioni dell’indagine “Tritone” che portò all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale nei confronti di 65 persone (39 in carcere e 26 agli arresti domiciliari) gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione mafiosa (art. 416bis c.p.), associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso (art. 74 D.P.R. 309/90 e 416 bis 1 c.p.), cessione e detenzione ai fini di spaccio (art. 73 D.P.R. 309/90), estorsione aggravata e detenzione illegale di arma da fuoco (artt. 110, 629 c.p. e 2 e 7 L. 895/67 e 416bis 1 c.p.), fittizia intestazione di beni (artt. 110, 512bis, 416bis 1 c.p.) e attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti aggravato dal metodo mafioso (artt. 110, 452 quater decies e 416bis 1 c.p.). 

Gli arresti portarono alla disarticolazione di una locale di ‘ndrangheta operante nei territori compresi tra Anzio e Nettuno. Il “Locale” è una struttura di coordinamento delle ‘ndrine che necessita di almeno 49 affiliati per essere costituita. 

Redazione

La nostra redazione è operativa dal mattino alle 7 fino alle ore 24 e in occasione di eventi speciali non si ferma e rimane al lavoro giorno e notte.

Post recenti

Frosinone: la Questura chiude 2 bar a Ceprano e a Veroli

Nel caso del bar di Ceprano, il titolare era considerato pericoloso per la sicurezza pubblica,…

2 ore fa

“Il reality non ha più famosi”: un altro naufrago ha salutato i compagni | Non se l’aspettava nemmeno Luxuria

L'Isola dei Famosi sta perdendo pezzi: ecco chi è stato ad abbandonare l'isola di Cayo…

2 ore fa

Campagnano di Roma, in arresto un funzionario del comune e “imprenditori” per tentata concussione sessuale, corruzione in concorso e falso

Le indagini sono partite dal Comune di Campagnano di Roma, dove una donna ha segnalato…

3 ore fa

Regione Lazio, al via Tirocini di inclusione sociale per soggetti fragili residenti nei Comuni del Distretto LT 4

Tirocini rivolti esclusivamente a soggetti fragili e svantaggiati con un compenso di circa 500 euro…

4 ore fa

Lavatrice, prima di accenderla controlla sempre una cosa | Fai così e ti dura 20 anni

Fallo ogni volta che accendi la lavatrice, la farà durare vent'anni. La lavatrice è un…

4 ore fa

‘Sembra un viaggio nel passato’: un posto incantato si nasconde nel Lazio | Chi lo visita resta senza respiro

Scopri questo borgo del Lazio: è meraviglioso e ti toglierà il fiato. Ognuno ha le…

7 ore fa