A causa del Covid-19 le altre malattie saranno trascurate, ora che la curva dei contagi è in rapida crescita? Le lunghe code per fare i tamponi, cosa si sta facendo per districare la situazione?
Abbiamo intervistato Daniele Leodori vicepresidente della Regione Lazio.
Ieri, 21 ottobre, è stato stabilito il coprifuoco nel Lazio dalla mezzanotte fino alle 5:00 del mattino, occorrerà infatti l’autocertificazione per motivare spostamenti all’interno di questa fascia oraria.
Come motiviamo questa scelta se le strutture reggono e il sistema sanitario regionale tiene?
“Innanzitutto perché la curva dei contagi è in rapida in crescita; le misure che oggi possono sembrare eccessivamente prudenti, possono rivelarsi tempestive e lungimiranti domani. Si tratta quindi di un atto di prevenzione. Il coprifuoco sarà in vigore dalla notte tra venerdì e sabato 24”.
C’è stato un incontro con Anci Lazio, i sindaci come hanno accolto la decisione del premier di delegare a loro la chiusura di alcune piazze e vie molto frequentate la notte? Ci sono stati attriti come in altre regioni?
“No, devo dire che l’adesione al provvediento è stata unanime”
Per quanto riguarda i tamponi invece, cosa si sta facendo per evitare le lunghe file che abbiamo visto sui giornali e in tv?
“Si sta cercando di estendere la rete dei drive-in sul territorio per diminuire le code. Se si risulta positivi con il tampone in un ambulatorio privato, però, poi occorre rifare il tampone nell’ospedale pubblico. Perché la riconferma del molecolare è necessaria e non può essere fatta negli ambulatori privati”.
Il Covid ha monopolizzato la sanità italiana, i cittadini sono preoccupati di venir trascurati nelle cure per altre patologie, soprattutto oncologiche.
“Mi rendo conto che la preoccupazione è legittima e la condividiamo anche noi che lavoriamo per i cittadini. È inevitabile che il Covid catalizzi tutta l’attenzione, ma l’obiettivo è di tenere aperte tutte le altre strutture. La cura e i trattamenti per le patologie non gravi potranno essere rimandate, oppure potranno esserci trasferimenti, ma le cure per pazienti oncologici e altre gravi patologie sono sempre assicurate. Vorrei anche dire che abbiamo aumentato i posti letto Covid nel Lazio da 1140 ai 2532”.
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