Il Lazio rischia di tornare in Zona Arancione. Come ogni venerdì l’Istituto Superiore di Sanità svolgerà il suo monitoraggio basato su diversi indici di contagio del sars-coV-2, tra cui l’Rt regionale, ossia il tasso di contagio. L’obiettivo è verificare quali regioni debbano passare in una fascia cromatica diversa da quella a cui appartengono.
L’Italia è attualmente in gran parte Zona Gialla ma preoccupano le nuove varianti del virus. Non solo quella inglese e brasiliana, ma la più recente scoperta dopo Usa e Africa anche a Napoli dal nome B.1.525.
Alcune regioni rischiano la zona arancione e sono Lazio, L’Emilia-Romagna, Friuli-venezia Giulia, Marche, Piemonte ma anche Basilicata e Molise.
A quanto sembra verrà aumentato il ricorso al lockdown chirurgico, con zone rosse mirate. Dopo Pescara e Ancora altre città, per lo più lombarde, rischiano la chiusura. Con il nuovo governo che vede premier Mario Draghi potrebbero inoltre cambiare i criteri di valutazione.
Secondo le regole dell’ultimo Dpcm del 14 gennaio si va in zona arancione con Rt sopra l’1 nel suo valore minimo, mentre si entra in fascia rossa con un Rt sopra 1.25.
Per passare, ad esempio, da arancione a giallo servono due settimane con Rt inferiore a 1. Oltre alle nuove soglie RT per l’ingresso nelle fasce, bisogna guardare al tasso di incidenza.
Se il Lazio tornerà nuovamente in Zona Arancione vi saranno maggiori restrizioni riguardo gli spostamenti ma anche divieto di apertura per bar e ristoranti se non per asporto.
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