Categorie: Politica

Elezioni Frosinone, intervista a Francesca Sacchetti, forza ai giovani

Chi sei?

Mi chiamo Francesca Sacchetti, ho 23 anni, una laurea in Lettere Moderne e da “grande” voglio fare l’insegnante. Scrivo per Ciociaria Editoriale Oggi da circa un anno. Amo lo sport e stare all’aria aperta. Mi sono avvicinata alla politica perché mi piace essere protagonista delle mie scelte. Voglio decidere io per il mio futuro, e non lasciare la bussola agli altri. Penso dovrebbe essere un dovere morale di ciascuno. Qui a Frosinone, come Garibaldi in Sud America e in Italia, ho trovato la mia missione: rinnovare il cambiamento che c’è stato in questi anni, consegnando, di nuovo, alla città, il sindaco che merita.

Perché hai deciso di candidarti?

Non mi tiro mai indietro, e non lo voglio fare neanche adesso. C’è molto in ballo, il futuro di una città, Frosinone, che in questo quinquennio di amministrazione Ottaviani ha vissuto la sua primavera migliore. Nicola è riuscito, in poco tempo, a cambiare il volto di questa città, a far parlare di lei, e non più per il tasso d’inquinamento, ma per le grandi opere realizzate, penso allo Stadio, o al Ponte Bailey, realizzato senza un euro da parte della Regione Lazio a trazione, anzi involuzione azzarderei, Zingaretti. Penso al taglio del 50 % delle indennità di carica, che confluisce nel fondo di  “Solidiamo”, grazie al quale circa 800 anziani hanno avuto l’opportunità di visitare luoghi d’interesse storico – culturale per più giorni, e gli studenti più meritevoli residenti a Frosinone sono stati premiati con delle borse di studio. Per non parlare dell’opera che reputo assai più grande: il risanamento del bilancio.

Da un buco di 50 milioni di debiti, trovato al momento dell’insediamento, al piano di risanamento del debito, che ha rimesso in ordine i conti di circa 25 anni di amministrazione comunale. Fatto salvo i dissesto finanziario, la giunta Ottaviani ha fatto suo il motto giapponese che vede la crisi come sinonimo di opportunità. Da qui la parolina magica: investimenti. E li abbiamo visti nella straordinaria operosità architettonico – ingegneristica e non, di questi anni. In un momento storico come questo, in cui ciascuno per farsi strada cavalca l’infausta ondata dell’ “antipolitca”, Nicola e la sua giunta, hanno riavvicinato giovani e non alla buona e sana politica, hanno dimostrato con i fatti, che la buona politica esiste, non è andata in vacanza,  e passa attraverso dei bravi e capaci amministratori, che ogni giorno mettono a disposizione tempo e risorse per la propria città, senza aspettarsi alcun tornaconto, se non quello morale, perché la sana politica è sempre un affare di cuore. Ci ho messo la faccia, perché voglio contribuire a rinnovare il cambiamento che c’è stato in questi anni. Lo dobbiamo alla nostra città. La sento come una missione. Frosinone merita un sindaco di serie A come Nicola.

Cosa vorresti fare una volta eletta?

Una ragazza di 23 anni alla prima candidatura vorrebbe fare tutto. L’entusiasmo e la voglia di fare mi scorrono nelle vene. Allo stesso tempo capisco che i tempi della “normale amministrazione” non sono gli stessi delle belle idee, e dell’adrenalina con quale si pensa ai grandi progetti. Quindi sto con i piedi per terra e mi concentro su progetti concreti, di facile realizzazione ed attuazione. Poi una volta eletta, ed entrata nel meccanismo, porterò il mio entusiasmo nella vita amministrativa della città, proponendo idee, progetti, e confrontandomi con chi ha più esperienza di me su come realizzarli. Per ora le mie sono proposte, che spero di poter realizzare ottenendo il consenso necessario dagli elettori di Frosinone.

#Sociale

Al primo posto colloco il mio impegno per i ragazzi della città in tema di bullismo/cyber bullismo/ tentazioni verso droga, alcol, spaccio, e mancanza di dialogo in famiglia, che, negli ultimi anni è sempre più “allargata” e sempre più distante. Propongo l’istituzione di un numero verde a cui i ragazzi in difficoltà possano rivolgersi, in totale anonimato, per trovare dall’altra parte l’ascolto di cui hanno bisogno. A fornirglielo saranno psicologi competenti, ma soprattutto aspiranti psicologi, che, grazie a questo progetto, potranno svolgere attività di tirocinio regolarmente riconosciuto. Un lavoro di squadra, in cui i ragazzi vengono aiutati da dei “fratelli maggiori” di qualche anno, laureati e in cerca di occupazione, i quali, a loro volta beneficeranno di un tirocinio regolarmente riconosciuto, se sono aspiranti psicologi, o di un compenso pattuito con il Comune, se già esercitano la professione. Il progetto prende il nome di “Al tuo fianco”.

#LavoroGiovanile

In seconda battuta proporrei l’istituzione di un’app, che funga da filo conduttore tra giovani e mondo del lavoro. Nello specifico: sulla app i giovani residenti a Frosinone potranno ricevere tutte le info relative a bandi, agevolazioni nei trasporti, diritto allo studio, ecc, ed essere informati in tempo reale sulle offerte lavorative che offre la città. Nella app figureranno contatti delle aziende che operano sul territorio, insieme ad altre imprese. L’idea è quella di creare degli incontri tra imprenditori locali e giovani under 35 che aderiranno al progetto, in cui i primi spiegheranno ai secondi, quali sono le competenze che cercano nelle loro aziende. L’obiettivo è quello di creare una rete, che avvicini il mondo dell’imprenditoria a quello dei giovani in cerca di lavoro.

Tutto questo grazie ad incontri, “face to face” tra giovani ed imprenditori della zona, corsi di formazione, e, ovviamente l’App “New Deal”, sulla quale saranno caricati contatti e richieste di personale da parte delle aziende.  I ragazzi potranno così facilmente avere un panorama più ampio su quello che offre il mondo del lavoro in questa zona ed ottenere facilmente, grazie ad un click, i contatti a cui rivolgersi. L’ho chiamata “New Deal” perché voglio che si ponga come nuovo corso per i giovani della città, come quello inaugurato dall’Amministrazione Ottaviani negli ultimi cinque anni. Il terzo progetto è “Impariamo”, molto più ambizioso, al quale tengo particolarmente.

#Formazione

In molti, durante la propria carriera scolastica ad un certo punto “abbandonano” la nave e si gettano in mare, senza scialuppa di salvataggio. Per questo propongo di confermare il cambiamento attuato in questi anni, ed allargarlo anche alle fasce più deboli della popolazione di Frosinone. Studenti in difficoltà, under 35 che vogliono riprendere a studiare, professori under 35 precari, studenti modello delle scuole, questi gli attori protagonisti del mio progetto “ImpariAmo”. L’idea è quella di un lavoro di squadra: da un lato un giovane insegnante, dall’altro un giovane apprendista.

Da qui il progetto ImpariAmo, che permette a professori under 35 precari di ottenere un compenso pattuito con il Comune, ed ai giovani che vogliono riprendere a studiare o che hanno difficoltà nello studio di tornare ad imparare. C’è bisogno di un intervento serio e mirato, che permetta anche agli studenti meno abbienti e a tutti gli under 35 che vogliono riprendere a studiare, di rimettersi in gioco e gettare le fondamenta per ridisegnare il proprio futuro. E tutto questo grazie ai loro coetanei, professori under 35 precari, e studenti maggiorenni delle scuole secondarie di Frosinone.

Un rapporto professore-alunno, tutto giovanile.

Un vero e proprio lavoro di squadra e di collaborazione che aiuti entrambi. I precari ad avere un compenso pattuito con il Comune, gli studenti meritevoli delle scuole ad essere premiati con buoni e assegni simbolici, e, ovviamente, tutti gli studenti e ragazzi under 35 con difficoltà nello studio o che vogliono riprendere a studiare per costruirsi un futuro migliore, anche all’Estero. I professori sono scelti tra gli under 35 senza posto fisso, con il curriculum migliore, e tra gli studenti più meritevoli delle scuole secondarie di Frosinone. I professori che hanno conseguito la laurea magistrale e triennale riceveranno un compenso pattuito a tavolino con il Comune. I mini prof delle scuole secondarie (maggiorenni), invece, per ogni lezione svolta ai loro coetanei in difficoltà con la matematica, le lingue ecc, anche di istituti scolastici diversi, otterranno buoni per l’acquisto di libri, biglietti del cinema, partite del  Frosinone Calcio, insieme ad un diploma finale di “Mini Prof del Comune di Frosinone” e un assegno simbolico.

#Sport #Palestra #VitaSana

Quarto ed ultimo progetto, promesso. (Anche se di idee ne avrei tante). “Palestriamo”. Può sembrare banale, ma non lo è. La palestra, lo sport, la vita sana, sono cose serie. E in un momento storico in cui la sanità fa acqua da tutte le parti credo sia fondamentale tenersi in forma e prevenire malattia cardio – circolatorie ecc. Il problema è che non tutti possono permettersi di andare in palestra. I genitori in difficoltà rinunciano a tutto pur di garantire una vita dignitosa per i loro figli. In questo modo, però, trascurano se stessi. E non è giusto. Per questo nasce “Palestriamo” un progetto grazie al quale il Comune potrà stipulare delle convenzioni con le palestre di Frosinone che vorranno aderire, per andare incontro alle persone meno abbienti. Si tratta di veri e propri sconti sugli abbonamenti annuali, che variano in base al reddito. L’obiettivo è quello di restituire dignità e benessere alle persone più deboli economicamente. Un progetto ambizioso sì, ma non irrealizzabile, se sarò eletta. Perché la palestra è una cosa seria. Quindi “Palestriamo” tutti!

Redazione

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