La cucina solida e autentica dello Chef Dino De Bellis e la migliore carne alla griglia da gustare nella sobria eleganza di Epos, il bistrot di Poggio Le Volpi sospeso tra i filari di vite e una Roma che si distingue a colpo d’occhio.
Un vero e proprio “hub del gusto” a Monte Porzio Catone, nel cuore dei Castelli Romani, a pochi km da Roma, dove assaporare piatti schietti e gustosi, con prodotti del territorio, legati alla stagionalità e alla veracità della tradizione locale. A completare la ricercata offerta enogastronomica, una grande griglia a vista dove vengono cotte le più pregiate carni provenienti da ogni parte del mondo, tutte caratterizzate da lunghe frollature, naturalmente da abbinare alle etichette “della casa”.
Informale, conviviale, autentico. È questo il tris esplosivo che rende Epos, il bistrot dell’azienda vitivinicola di Poggio Le Volpi, una tappa da non perdere per chi è in cerca di una fuga rilassante all’insegna del gusto.
In questa location d’eccezione, l’arrivo dell’inverno suggerisce di ambientare l’esperienza culinaria nella sobria eleganza della sala curata nel più minuzioso dettaglio, le cui luminose vetrate introducono ai romantici filari di vite dell’azienda vitivinicola di Poggio Le Volpi.
Nella tenuta di Felice Mergè, enologo e patron dell’azienda, la scenografia di una Roma in lontananza fa da cornice al menu della stagione firmato da un grande interprete della cucina come Dino De Bellis, professionista della ristorazione e oggi Executive Chef del bistrot.
Epos, con i suoi arredi semplici e minimal, accoglie la propria clientela con “una cucina gourmand che deve essere per tutti”, spiega Rossella Macchia, appassionata conoscitrice della gastronomia e dell’enologia, nonché impeccabile padrona di casa.
In cucina, il territorio ricco di storia viene celebrato con piatti della tradizione locale realizzati con prodotti d’eccellenza, spesso a km 0 e attenti al rispetto della stagionalità.
Il racconto gastronomico di Epos passa anche attraverso la grande griglia a vista posta al centro della sala principale.
Non mancano le bottiglie “a metro zero”, con tutte le etichette Poggio Le Volpi e quelle dell’azienda “sorella” Masca del Tacco, tenuta pugliese anch’essa di proprietà di Felice Mergè (insieme le due realtà vantano 200 ettari di terra per più di 13 milioni di bottiglie prodotte).
La carta del vino è davvero ampia e variegata: spazia dalle migliori cantine italiane a nomi blasonati del panorama internazionale, con la Francia a farla da padrona grazie alle prestigiose referenze di Champagne, Bordeaux e Borgogna.
Giuseppe Sciascia
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