Categorie: Cronaca

Il mistero di Torre Cajetani, la testa di Mussolini che sempre riappare

Ogni borgo ha un suo mistero intrigante che merita di essere raccontato, ma quello di Torre Cajetani ha qualcosa di veramente sorprendente. Torre Cajetani è un piccolo borgo medioevale su una altura dei monti Ernici da cui domina tutta la Valle Anticolana, quella con Fiuggi e il lago di Canterno. È nato attorno ad una torre di avvistamento romana poi trasformata in un castello dalla famiglia Teofilatto nel X secolo. Deve il suo nome a Papa Bonifacio VIII che lo aveva comprato quando andava a passare le acque a Fiuggi per curare i suoi calcoli renali. Ha un bellissimo Museo dell’Operetta con una rara collezione di teatrini dal 1600 e memorablia di Sandro Massimini, Wanda Osiris, Carlo Dapporto e Sophia Loren.

Ma il suo mistero inizia solo ai primi del secolo scorso. Nel 1915 il terribile terremoto di Avezzano e Sora aveva seriamente danneggiato il paese riducendolo in povertà. Con l’arrivo del fascismo, Mussolini si preoccupa di costruire un quartiere di case popolari che ancora si possono riconoscere. Ovviamente ognuna aveva un fascio all’entrata e riportava scritte di ringraziamento al Duce.

Così, per dare un omaggio perituro al Duce, su una parete all’ingresso del paese, proprio dopo la porta di accesso al vecchio borgo medioevale, venne disegnata la testa di Mussolini. Passano gli anni, cambia l’atteggiamento nei confronti del fascismo e questa testa rappresenta un motivo di imbarazzo per cui la soluzione migliore è coprirla e dimenticarsi di tutto. Strati di vernice vengono sovrapposti e tutto sembra finito.

Ma dopo qualche anno, ecco riapparire la testa in tutta la sua potenza. Di nuovo una mano di vernice. Magari le ultime sostanze sono più forti e riusciranno a coprire l’imbarazzante testa. Niente da fare. Sembra che la modernità delle ultime formule chimiche non possa far nulla contro la potenza delle vernici del fascismo che continuano ad avere la meglio e a far tornare fuori la testa. Oggi hanno provato a coprirla con manifesti pubblicitari e altro ma lei non demorde e fa capolino anche in mezzo a poster e tubi pluviali. Sarebbe quasi da trasformare in un elemento di attrazione. Tra le case popolari e la testa sembra di essere piombati in un’altra era.

Articolo e foto di Claudia Bettiol

Per conoscere meglio il borgo di Torre Cajetani

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Redazione

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