Tra i vari itinerari turistici di casa nostra, raggiungibili in pochissimo tempo, merita rilievo la villa romana di Positano, sulla costiera amalfitana; dapprima danneggiata dal terremoto del 62 d.C. e poi sepolta dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. è rimasta sconosciuta fino a pochi anni fa. Considerata la più grande scoperta archeologica avvenuta sulla costiera amalfitana negli ultimi decenni, la villa custodisce reperti archeologici dal valore inestimabile come un ciclo di affreschi del I secolo dopo Cristo. Al suo interno, infatti, è stato rinvenuto un grande ambiente affrescato la cui conservazione è avvenuta in modo pressochè perfetto in quanto fu sepolto dalla pioggia di cenere e detriti dell'eruzione del Vesuvio che rase al suolo Pompei ed Ercolano.
Sono venuti alla luce, in perfetto stato di conservazione, infatti, i portici, il peristilio, vari altri ambienti, porzioni murarie in opus reticolatum, affreschi e stucchi in stile pompeiano; un particolare, tuttavia, merita di essere riportato ovvero che la villa sarebbe appartenuta al gladiatore Posides Claudi Caesaris, reso libero dall'imperatore Claudio, dal quale trarrebbe origine il nome Positano; se tale notizia venisse confermata verrebbe conferito ulteriore valore storico alla sensazionale scoperta.
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