Dopo quasi due anni accademici trascorsi con rigide norme anti Covid-19, il Senato accademico dell’Università di Roma La Sapienza, ieri 12 ottobre, ha approvato una nuova rimodulazione della didattica e delle attività dell’anno accademico 2021-2022.
Il nuovo piano prevede la ripresa dell’80% in presenza delle lezioni e dell’attività didattiche di tutti i corsi di studio – triennale, magistrale, dottorati, master e corsi di formazione – dal 18 ottobre 2021. Al fine di tutelare il diritto allo studio e tenere sotto controllo i contagi, verrà ugualmente garantita la didattica a distanza.
Anche gli esami di profitto e di laurea saranno svolti in presenza garantendo comunque la possibilità a chi è un soggetto vulnerabile, in quarantena o senza vaccinazione di sostenerli in modalità telematica.
La quasi totale ripresa delle lezioni in presenza è sicuramente da considerarsi un passo in più verso la ripresa regolare delle attività didattiche. Un obiettivo anche espresso dallo stesso Ministero dell’istruzione dell’Università e della Ricerca (Mur). Infatti, già nella nota 13675 dell’8 ottobre 2021 il Mur aveva espresso la necessità di riprendere regolarmente le attività in condizioni di massima sicurezza e di riduzione del contagio.
Un incentivo confermato e appoggiato anche dal risultato positivo del Report epidemiologico settimanale del Ministero della Salute che evidenzia una continua diminuzione dell’incidenza settimanale e un buon livello di copertura vaccinale, soprattutto nel Lazio.
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