La regione Lazio chiede di essere classificata come Zona Gialla. Oggi si riunisce il Comitato tecnico scientifico, poi seguirà il confronto con le regioni, e mercoledì, o al più tardi giovedì, il Consiglio dei ministri per mettere nero su bianco il nuovo decreto che indicherà il calendario e le regole per le riaperture. Sono attualmente 11 le regioni, che puntano alla zona gialla. La zona gialla è infatti sospesa dal Dl valido fino al 30 aprile.
Esse sono Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e Veneto – oltre alle province di Trento e Bolzano.
Il primo passaggio è la riunione degli esperti del Cts che dovranno esprimere un parere sul pass che servirà per spostarsi tra le regioni di colore diverso ma anche per accedere ad alcuni eventi, come assistere “a spettacoli dal vivo o andare al cinema.
Le certezze al momento sono due, scrive Ansa: “la prima è che non sarà pronto per il 26 aprile, dunque da lunedì prossimo ci si sposterà verso le regioni rosse e arancioni con l’autocertificazione e uno dei tre documenti necessari allegato, il certificato vaccinale, quello di avvenuta guarigione o l’esito del tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.
Elemento, quest’ultimo, sul quale sia il sottosegretario all’interno Carlo Sibilia sia il sindaco di Firenze Dario Nardella chiedono un intervento del governo per eliminare o abbassare i costi ed evitare che ci siano cittadini di serie A e serie B. L’altra è che il pass sarà in linea con quello europeo che dovrebbe diventare operativo tra giugno e luglio”.
Per il segretario della Lega, Matteo Salvini, “hanno ragione i ristoratori, siamo solo a metà dell’opera con le riaperture. In altri paesi europei, come a Madrid in Spagna, da tempo sono aperti bar, ristoranti fino alle 23 ma sono aperti anche musei, teatri”. Parlando ai microfoni di “24 Mattino” su Radio24, il leader leghista ha spiegato che se i dati saranno buoni “nei prossimi giorni bisogna pensare ad altre riaperture. C’è una discriminazione tra chi ha posti all’aperto e chi ha soli posti al chiuso. Uno sforzo è dovuto contando sul buon senso degli italiani”. E sul coprifuoco ha aggiunto che come Lega “porteremo la proposta di allungarlo alle 23. Lo chiedono anche i governatori e i sindaci, è una richiesta fondata su dati scientifici e sul buon senso”, ha concluso.
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