Le indagini sull'omicidio di Luca Sacchi, freddato da un colpo di pistola la sera del 23 ottobre scorso, proseguono analizzando i dati del cellulare della vittima. Dai primi elementi, ancora parziali, emerge un quadro forse ancora puù inquietante: Luca non avrebbe avuto, almeno secondo i tabulati, nessun legame con i suoi assassini, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino.
Dunque Luca non era in contatto con le reti dello spaccio e dagli esami tossicologici è certo che non facesse uso di droga. Non è quindi chiaro come sia finito al centro di una rapina per droga il cui epilogo è stata la sua morte.
L'assenza di contatti telefonici tra la vittima e i suoi killer apre un ventaglio di ipotesi diverse da quelle dei precedenti giorni di inchiesta: Luca si trovava in quell'incontro per difendere la sua fidanzata o il suo amico delle scuole superiori, in un appuntamento per lo scambio di denaro e droga? era lì per accertarsi che non succedesse nulla ad Anastasiya, che invece era forse coinvolta nella compra-vendita di stupefacenti? o era totalmente ignaro dell'incontro a cui stava partecipando? si trattò di un atto eroico, o di un gesto inconsapevole, trovarsi davanti a quel locale?
Il profilo "pulito" della vittima detta nuove direzioni alle indagini, nelle quali ricordiamo non è ancora stata ritrovata la somma di denaro che sarebe stata contenuta nello zaino della ragazza e la calibro 38 con cui gli omicidi avrebbero sparato il colpo mortale per Luca.
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