Nella giornata di venerdì 16 luglio, a Formia, i carabinieri del locale Comando Stazione hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma. E il bersaglio dell’ordine è stata la 50enne Arianna Magistri, originaria del posto, già sottoposta agli arresti domiciliari.
La donna, a seguito della condanna definitiva emessa dalla Corte di Cassazione, deve espiare una pena residua di nove anni e tre mesi di reclusione. È prevista anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale durante la pena.
L’accusa per Arianna Magistri è infatti quella di omicidio doloso commesso ai danni di una sua collega: la dipendente dell’ufficio postale, Anna Lucia Coviello, 63enne originaria di Terracina. L’omicidio è avvenuto all’interno del parcheggio multipiano di Sperlonga, dove il 16 giugno 2016 la 50enne di Formia ha gettato la vittima dalle scale durante una lite. E secondo gli inquirenti dopo mesi e mesi di stalking.
Le sezioni unite della Suprema Corte di Cassazione hanno emesso una sentenza definitiva, a carico di Arianna Magistri. La condanna ammonta a 15 anni e quattro mesi di carcere, di cui 9 anni restano ancora da scontare. L’arrestata, prelevata dalla sua abitazione, verrà associata alla Casa Circondariale di Rebibbia a Roma.
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