La questione rifiuti di Roma ancora una volta torna a farsi urgente con la bella stagione e trova una soluzione provvisoria, per così dire “estiva”, che tuttavia non risolve a monte il problema dei rifiuti capitolini.
La strategia-tampone individuata dal tavolo del Ministero per la Transizione Ecologica, con il ministro Roberto Cingolani. Ieri sera 14 giugno dopo una lunga riunione tra Regione Lazio e vertici Ama la notizia del provvedimento che vedrà la spartizione della spazzatura della città in sei regioni italiane.
La società Giovi Srl, che lavora circa 1200 tonnellate al giorno di rifiuti, ha individuato diversi impianti tra Abruzzo, Marche, Friuli, Puglia, Lombardia, in cui smaltire i rifiuti trattati.
Una decisione importante che coprirà i mesi da luglio a dicembre 2021 e che però avrà conseguenze sulla Tari. Solo per le prossime due settimane che intercorrono tra il mese di giugno e luglio si interverrà con una nuova ordinanza per conferire i rifiuti di Roma nella città di Viterbo, dunque solo per 15 giorni.
L’emergenza estiva è dunque scongiurata ma l’obiettivo è rendere Roma autosufficiente cioè dotata di propri impianti nel 2022. Se ne riparlerà a Natale, quando i cittadini ritroveranno lo stesso problema sotto l’albero.
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