Continuano i problemi per gli alberghi di Roma. Dopo il calo delle prenotazioni accusato negli ultimi mesi a causa del Covid-19, il numero delle prenotazioni continua a diminuire. Addirittura il 30% dei viaggi prenotati verso la capitale nel periodo natalizio sono stati cancellati, lasciando la realtà del settore in una profonda crisi. Delle strutture alberghiere romane circa 300 rimangono chiuse. A lanciare l’allarme è la Federalberghi, secondo cui il 50% del personale nel comparto perderebbe il proprio posto di lavoro.
Secondo le associazioni Astoi, Fiavet, Fto-Confcommercio, Assoviaggi-Confesercenti, riunite a Roma qualche giorno fa, “Sono a rischio 13 mila imprese e 86 mila addetti delle agenzie di viaggio e tour operator italiani. Il settore è l’unico comparto bloccato da oltre 20 mesi, in pratica, durante tutta la pandemia. Servono interventi e sostegni specifici per salvare un settore che genera un volume d’affari di oltre 13 miliardi l’anno“. Dietro questo problema vi è ancora la paura del Covid e della variante Omicron il cui effetto continua ad abbattersi sul turismo a Roma e sugli alberghi.
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