Cronaca

Roma, Rione Monti abbandonato all’incuria

Alessandro Gassman, figlio del “mattatore” del cinema italiano, Vittorio Gassman, ha pubblicato su Twitter uno sfogo sul degrado e sullo stato indecoroso delle strade e piazze di Roma, dove regna la sporcizia, uno stato di abbandono a cui ormai i romani si sono assuefatti loro malgrado.

Tweet di Gassman del 28 maggio

“Ci vuole ancora quanto per capire che questi cestelli per i rifiuti nel centro di Roma NON sono adatti?”, scrive Alessandro Gassman su Twitter, riferendosi ai cestini portarifiuti da esterno in ferro presenti nel centro storico, a forma di urna cineraria, ideati e installati per sostituire le orribili buste di plastica trasparenti, i famigerati cestini antiterrorismo, un flop tremendo, che ancora se ne vedono in giro.

“Oggi ho camminato parecchio – continua Gassman su Twitter – la città è una discarica, come da ormai parecchi anni. Davvero uno schifo. Turisti disgustati, puzza di guano e gabbiani sui tavoli e nei vicoli che mangiano resti.” L’attore non è nuovo a uscite del genere, dove denuncia pubblicamente la cattiva gestione della raccolta dei rifiuti e della pulizia delle strade di Roma, centro storico compreso.

Cestino di ferro a forma di urna cineraria

Sono parole forti, anche se le sentiamo e leggiamo ripetute volte al lavoro, per strada, sui mezzi, a casa, ma quando sono pronunciate da un personaggio pubblico, assumono un peso maggiore.

Ecco allora che si alzano in coro le voci degli inquilini di Palazzo Senatorio a difesa del loro operato, controbbattendo che le strade sono pulite, anzi, rassicurando che si presentano in uno stato migliore di “prima”, sminuendo in un certo senso le affermazioni dell’attore. Anche il presidente di Ama, l’azienda municipalizzata dei rifiuti, da parte sua, non poteva omettere di rispondere al giudizio severo espresso dal cittadino Gassman.

Ama risponde a Gassman

“Condivido la encomiabile e costante attenzione di Alessandro Gassman verso i temi dell’ambiente e del decoro. I cestini getta rifiuti a cui si fa riferimento nel tweet pubblicato dall’attore sono stati voluti e collocati dalla passata amministrazione capitolina – si affretta a precisare Daniele Pace – Ci siamo subito accorti che non sono adeguati a un’area caratterizzata da un’alta densità turistica e commerciale come quella del centro storico.

Per questo abbiamo, d’intesa con il sindaco Gualtieri e l’assessora Alfonsi, avviato subito un’interlocuzione con la Sovrintendenza e la Questura, che ci auguriamo approveranno presto il nuovo modello di cestini che abbiamo proposto e intendiamo acquistare: li sostituiremo tutti e ne metteremo di più, acquistandone 10.000 nuovi e più capienti proprio per la parte storica della città.

Nel ringraziare Gassmann per la sua sensibilità, tengo a ribadire l’impegno quotidiano dell’attuale AMA per assicurare ovunque i servizi di igiene urbana e confermo l’assoluta comunanza di intenti da parte nostra nel cercare di fare sempre meglio, pur nelle complesse problematiche che abbiamo ereditato dal passato”. Così il presidente di Ama, Daniele Pace, ha commentato in un comunicato il tweet pubblicato da Alessandro Gassman.  

Piazza della Madonna dei Monti

Via Leonina abbandonata all’incuria

Chi percorre tutti giorni le strade di Roma in largo e in lungo sa dove pende l’ago della bilancia, dalla parte di chi dice che la città sia pulita o dall’altra che afferma il contrario. Una sola testimonianza a volte vale più di tante altre, è il caso di una strada del Rione Monti, via Leonina, un tratto che porta alla stazione metro Cavour, a piazza della Suburra, pochi metri dove sono posizionati alcuni bidoni della spazzatura per la raccolta differenziata.

Siamo nel Centro storico della Capitale, ma questo non aiuta a preservare il posto dal degrado diffuso in città. Il Rione Monti è il più antico della città, un intrico di piccole vie lastricate a sanpietrini, dove si affacciano numerosi ristoranti, negozietti vintage e botteghe artigiane.

I cittadini, i turisti di passaggio, che si recano alla metropolitana non possono non vedere, il loro sguardo non può non cadere sui raccoglitori di immondizia pieni di materiale che straborda da giorni degli stessi rifiuti: sacchetti, bottigliette di plastica e vetro, cartoni lasciati tutto intorno alla base dei contenitori.

Uno spazio che dovrebbe godere di una maggiore attenzione invece non è così, tutto lasciato all’incuria e abbandono. Le parole se le porta via il vento, recita un detto popolare, questa scena inqualificabile che trasuda scarsa igiene, suscita nei romani che la subiscono un moto di rabbia e impotenza perché non è casuale, si ripete, rimanendo diversi giorni senza essere rimossa.

Redazione

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