I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Viterbo, coordinati dal Maresciallo Taormina, hanno arrestato ieri sera 5 cittadini stranieri di origine romena, tutti domiciliati in un campo nomadi della Capitale, sorpresi in flagranza di reato mentre rubavano rame e materiale ferroso all’interno di un capannone sito sulla Cassia Sud, in disuso e sottoposto a sequestro a seguito di un incendio che lo rese inagibile, ex sede di un noto mobilificio.
I Carabinieri, intervenuti sul posto a seguito di una segnalazione giunta sull’utenza 112 della Centrale Operativa del Comando Provinciale, che indicava la presenza anomala di un grosso furgone all’esterno del vecchio mobilificio, hanno sorpreso i 5 stranieri mentre facevano razzia di ferro e rame presente nella struttura.
I romeni, che avevano già stivato nel loro furgone decine di chili di ferro, sono stai prontamente bloccati dai Carabinieri mentre stavano continuando a “cannibalizzare” ciò che è rimasto all’interno della struttura commerciale dopo che il devastante incendio divampato al suo interno lo scorso anno lo ha reso inagibile e pericolante.
I cinque romeni, arrestati in flagranza di reato per concorso in furto aggravato, dopo aver trascorso la notte nelle camere di sicurezza del Comando Provinciale dei Carabinieri di Viterbo, sono stati in mattinata processati con rito direttissimo presso il Tribunale di Viterbo, venendo condannati ad una pena di 5 mesi di reclusione.
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