Categorie: Cronaca

Spuntano strani cartelli nelle Asl: “Non picchiate gli infermieri”

Ce li segnalano a Frascati e in altre diverse Asl: cartelli in cui si pregano gli utenti di non malmenare gli operatori sanitari, come quello di cui ha parlato anche Il Messaggero e che si trova nella Asl Roma 3 a Fiumicino. Già, avete capito bene: tra le varie comunicazioni stampate in formato A4 e affisse nelle varie bacheche o appiccicate al muro in modo assai precario con dello scotch o con le puntine da disegno, in diverse aziende sanitarie locali della Regione da diverso tempo spiccano avvisi inquietanti. Che recitano così: “Attenzione. Si ricorda che offendere o aggredire verbalmente e/o fisicamente gli operatori della Struttura costituisce reato. Pertanto gli atti di violenza saranno perseguiti per legge”. Nulla di strano, commenteranno sicuramente tra sé e sé molti utenti di fronte a quella che gli appare come una delle tante comunicazioni da leggere in modo sbrigativo o addirittura per niente, ma… In realtà, questi disperati appelli al buon senso da parte dei lavoratori che quotidianamente prendono insulti e botte, sono il chiaro segno della deriva culturale e sociale cui stiamo andando incontro. Una deriva preoccupante. Ingravescente. E che ha anche dell’assurdo.

Perché leggere “Si ricorda che offendere o aggredire verbalmente e/o fisicamente gli operatori della Struttura costituisce reato” è come trovarsi di fronte ad avvisi tanto insensati quanto ovvi del tipo: “Incendiare le auto in sosta è contro la legge” o “bastonare le vecchiette alla fermata dell’autobus costituisce reato” o ancora “entrando allo stadio con un mitra si rischiano problemi con la giustizia”. Eppure ai nostri cittadini va spiegato che non si può entrare in ospedale e picchiare chiunque capiti a tiro in nome di un presunto caso di malasanità tutto da verificare. Si tratta spesso di facinorosi impenitenti, per carità, ma a volte capita anche che dei normali padri di famiglia, snervati dalle file chilometriche per accedere a un servizio, perdano le staffe e pensino che per far valere i propri diritti sia lecito aggredire gli operatori. Tanto che gli episodi di violenza riportati dai media sono all’ordine del giorno e non si contano più. Tanto che se c’è stato bisogno di ricordare ai cittadini che non è consentito malmenare i sanitari, vuol dire che nelle Asl laziali risse, colluttazioni ed altri episodi di violenza si verificano piuttosto di frequente. In barba alla legge. E in barba alla civiltà.

Redazione

La nostra redazione è operativa dal mattino alle 7 fino alle ore 24 e in occasione di eventi speciali non si ferma e rimane al lavoro giorno e notte.

Post recenti

Lottiamo Insieme per la Sanità degli Adolescenti: L.I.S.A. ora è una realtà ufficiale

L’associazione L.I.S.A. vorrebbe evitare gli abusi che talvolta si consumano nelle corsie ospedaliere, e verificare…

8 ore fa

“Da denuncia”: ecco quanto hanno pagato per due pizze e due birre | È successo in un ristorante italiano

Per due pizze e due birre, si sono trovati a spendere questo: follia in un…

9 ore fa

Nerola, “Sagra degli Gnocchi al Sugo di Castrato” domenica 5 maggio 2024

Un'ottima occasione per evadere dal tran tran quotidiano, lontano dallo smog e dal caos della…

10 ore fa

Roma. Carabinieri aggrediti a Tor Bella Monaca, NSC: “Non siamo carne da macello”

"Non è solo un attacco a loro, ma a tutta la comunità che quotidianamente si…

12 ore fa

Videocassette, se le hai ancora in casa controlla subito: alcune costano quanto una macchina nuova

Non buttare nella spazzatura queste videocassette: valgono ancora una fortuna e puoi diventare milionario. I…

12 ore fa

Settefrati (Fr), trovato lupo morto sui monti del piccolo borgo: è allarme “bocconi” avvelenati

La carcassa dell'animale è stata rinvenuta dai carabinieri forestali, che spesso si trovano a gestire…

13 ore fa