Fratelli d'Italia a Varsavia. Ecco il racconto di Marco Scurria alla nostra redazione: "Abbiamo incontrato questi ragazzi che sono molto provati perché sono stati lasciati ammanettati per diversi giorni in commissariato prima di essere portati all'interno del tribunale e poi nel carcere e sono molto preoccupati. Molti di loro ancora non hanno avuto la possibilità di parlare con le famiglie e riescono ad avere qualche contatto solo con l'ambasciata. Nel carcere di notte la luce viene accesa ogni 4 ore e vengono tutti svegliati per controlli, ogni 4 ore. Sono in celle di 3 / 4 persone divisi in 2 sezioni tra i 10 che hanno avuto la condanna in una parte e i 12 in un'altra. Tutti reclamano innocenza e sinceramente viene da credergli e quello che è evidente è che vivono una situazione psicologia molto dura".
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