I fatti risalgono allo scorso aprile, quando a Cisterna di Latina una donna ha chiesto al suo ex di incontrarlo per porre fine in maniera definitiva a una relazione terminata a causa della condotta violenta dell'uomo, un 37enne di origine marocchina, che però non si era mai rassegnato al fallimento della storia d'amore e tempestava la donna con telefonate a ripetizione. Conoscendo l'indole del 37enne, la donna, in quella sera di aprile aveva chiesto a una sua amica di allertare il fratello nel caso non fosse tornata da lei nel giro di una trentina di minuti.
Purtroppo, la precauzione adottata non era servita dal preservarla dai guai, dal momento che l'uomo l'ha costretta a recarsi in un casale nei pressi della stazione per violentarla e obbligarla ad assumere psicofarmaci, in modo da prolungare gli abusi che sarebbero durati circa tre ore. La donna era comunque riuscita ad avvertire il fratello, che si era recato sul posto, mentre il 37enne si era dato alla fuga, terminata alla stazione Termini di Roma, quando gli agenti della Polfer lo avevano arrestato.
Nella giornata di ieri si è svolto il processo con il rito abbreviato davanti al gip: il verdetto è una condanna a 6 anni e 4 mesi di reclusione. Una sentenza che, come accade in questi casi, farà discutere.
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