Roma, accoltellato per il volume troppo alto

Lite condominiale tra connazionali romeni

Una telefonata anonima al 112 ha consentito ai carabinieri della Stazione di Roma Settecamini di giungere tempestivamente sul luogo indicato e di trovare un giovane romeno di 26 anni riverso a terra e in un lago di sangue.

Alcune persone abitanti nello stesso palazzo, nella zona di Lunghezza nel Comune di Roma, riferiscono che tra i due condomini vi era una vecchia storia caratterizzata da contrasti e vecchi rancori e che era sufficiente un piccolo pretesto per scatenare la guerra. Ieri sera, infatti, i due condomini sono venuti alle mani a causa del volume troppo alto della televisione. Uno dei due ha estratto un coltello e ha ferito l’altro in pieno petto.

Quando i Carabinieri sono giunti sul luogo hanno trovato la vittima ancora cosciente e in grado di fornire loro la descrizione dell’aggressore. I militari hanno atteso l’arrivo del 118 e subito si sono messi alla ricerca dell’aggressore, un connazionale 23enne rintanatosi nel suo appartamento. Ai carabinieri che lo interrogavano ha risposto di non sapere nulla dell’accaduto e di essere stato impegnato altrove.

Le dichiarazioni del 23enne erano palesemente in contrasto con i rilievi e le verifiche effettuate dai militari: l’alibi risultava infondato e i vestiti sporchi di sangue erano in lavatrice … ciò ha consentito all’Arma di identificarlo come l’autore dell’aggressione e di arrestarlo. Per il giovane si sono aperte le porte del carcere romano di Rebibbia.

La vittima, dopo aver subito un delicatissimo intervento chirurgico, resta in prognosi riservata.

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