Bicarbonato di sodio: uno straordinario antinfiammatorio a portata di mano

Utile rimedio anche per l’igiene orale, si usa bicarbonato di sodio nella prevenzione di placca, tartaro e carie e contro afte e gengiviti

Bicarbonato di sodio

Bicarbonato di sodio

Chi avrebbe mai detto che una semplice polvere bianca, inodore ed estremamente economica, potesse avere tante proprietà oltre a quelle notoriamente digestive? Forse nessuno, eppure la scienza ci dimostra il contrario.
Quando disciolto in acqua, il bicarbonato di sodio tende a liberare anidride carbonica sotto forma di piccole bollicine e formare carbonato che va a creare un ambiente alcalino che esplica diverse proprietà per l’organismo, ma anche diversi usi a livello alimentare e domestico.

Molto utile nel prevenire la formazione di calcoli renali, gotta, e nel trattamento delle cistiti, il bicarbonato è un vero e proprio antinfiammatorio.

Bicarbonato di sodio: un cucchiaino al giorno…

Come dimostrato in uno studio pubblicato dal Journal of Immunology, assumere due grammi al giorno di bicarbonato sciolti in un bicchiere d’acqua riduce i processi infiammatori. In particolare, sia in modelli animali che nell’uomo, si è dimostrato in grado di spegnere l’infiammazione per almeno quattro ore nell’uomo e tre giorni nei topolini. Il bicarbonato infatti agisce “riprogrammando” i macrofagi, cellule del sistema immunitario, da uno stato pro-infiammatorio (M1) ad uno silente (o anti-infiammatorio M2).

Allo stesso tempo è in grado di stimolare altre cellule immunitarie coinvolte nel modulare i processi infiammatori come i linfociti Treg. Questo effetto combinato è in grado di spegnere o modulare questo “incendio” ripristinando una condizione di normalità. Ma affinché questo processo funzioni devono essere presenti due condizioni: la presenza della milza, organo in cui si concentrano i macrofagi e la produzione di ioni idrogeno a livello dello stomaco. Attenzione quindi a un uso frequente di farmaci antireflusso, che purtroppo ad oggi risultano tra quelli più prescritti in Italia e non scevri da effetti collaterali anche cronici.

Aiuta la digestione:

Per la sua capacità di creare un ambiente basico, il bicarbonato di sodio è molto utile per regolare l’acidità gastrica postprandiale e coadiuvare la digestione, specie dopo pasti abbondanti. In questo caso, è sufficiente aggiungere una punta di cucchiaino a un bicchiere d’acqua tiepida e bere: la sensazione di benessere è immediata!

Prezioso antimicotico:

Tradizionalmente utilizzato per contrastare la Candida Albicans, per mezzo di lavaggi esterni ottenuti con aggiunta di due cucchiai ad acqua tiepida. In questa modalità risulta utile anche per alleviare fastidiose emorroidi.

Alleato per la salute del cavo orale:

Utile rimedio anche per l’igiene orale, in particolare nella prevenzione di placca, tartaro e carie, ma anche in caso di afte e gengiviti, tant’è vero che ad oggi è spesso aggiunto nella composizione di molti dentifrici, dove esercita anche un effetto sbiancante per i denti e contrasta l’alitosi.

Molto utile anche in altre condizioni come:

  • Stati influenzali
  • Dermatiti
  • Osteoporosi
  • Malattie autoimmuni (in particolare quelle a carico di ossa e articolazioni)
  • Artriti, in cui si rivela essere un vero toccasana già dopo le prime assunzioni
  • Insufficienza renale cronica: in dosaggi mirati e controllati ha dimostrato rallentare la progressione della malattia renale cronica e migliorare alcuni parametri funzionali.
  • Herpes simplex;
  • Acne.

Ma non dimentichiamo i molti usi in cucina: da sempre adoperato nella pulizia di frutta e verdura, è in realtà anche un valido agente lievitante; se mescolato insieme al cremor tartaro (acido ricavato dal vino e reperibile in farmacia) o con il succo di limone e aggiunto ad un impasto, si otterrà un’ottima lievitazione naturale. Di grande aiuto anche nella preparazione dei legumi secchi, sia durante l’ammollo che in cottura.

Effetti collaterali?

Non presenta particolari controindicazioni, ma contenendo sodio e riducendo i livelli di potassio va utilizzato con moderazione, in particolare in pazienti con alcune patologie renali o cardiovascolari. È sconsigliato in gravidanza. Attenzione ad un’assunzione eccessiva che può essere causa di gonfiori addominali e diarrea.