Castel Gandolfo. 35enne fa il bagno nel lago Albano, colto da malore viene soccorso ma muore in ospedale

Una spensierata fine della settimana si trasforma in tragedia. Cordoglio sui Social

Castel Gandolfo, lago Albano

Spiaggia sul lago Albano

Era andato insieme con un gruppo di amici partiti da Roma sabato 6 agosto, e diretti a Castel Gandolfo (Comune dei Castelli Romani) per trascorrere una giornata sul lago Albano, una buona idea per liberarsi dalla morsa del caldo cocente di questi giorni.

Sabato drammatico nelle acque del lago Albano

Purtroppo le buone intenzioni dei ragazzi sono finite in tragedia quando uno di loro, poco dopo le 15, dopo essersi tuffato nelle acque lacustri è stato colto da un malore.

Gli amici accortosi della situazione hanno subito richiamato l’attenzione dei bagnini dello stabilimento balneare, che intervenuti hanno sollevato l’uomo dall’acqua portandolo a riva con un pedalò. Il ragazzo non dava segni di vita.

Sulla spiaggia vi erano alcuni sanitari del 118, in vacanza sul lago Albano che hanno praticato in maniera instancabile il massaggio cardiaco, usando anche un defibrillatore, fino a quando l’impegno profuso dai soccorritori – per circa un’ora hanno cercato di far riprendere il movimento del cuore – sembrava fosse stato premiato con la ripresa del battito cardiaco.

Elitrasportato al Gemelli di Roma, 35enne rimane grave

Il ragazzo è stato quindi trasportato d’urgenza con un elicottero al Policlinico Gemelli di Roma. Le sue condizioni erano comunque molto gravi. Purtroppo, passate le 22:30 di sabato 6 agosto, per sopravvenute complicazioni, il cuore del giovane ha cessato di battere.

La vittima, un uomo di 35 anni, era di origini irachene. Sul posto sono intervenuti gli agenti sulle moto d’acqua della Polizia fluviale, in servizio al lago Albano nel fine settimana, la Polizia locale e i Carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo che indagano sulla vicenda.

Non è bastato il pronto intervento dei soccorritori

Sfortunatamente, non è stato sufficiente l’immediato uso del defibrillatore da parte dei bagnanti che nella stessa giornata, in mattinata, hanno assistito e partecipato all’iniziativa “Spiagge Serene” a cura dell’Asl Roma 6: un corso di pratiche mediche per la sicurezza in mare e nei laghi.

Infermieri e altre figure sanitarie della Asl Roma 6 impartivano le fondamentali nozioni di primo soccorso sulla disostruzione delle vie aeree, la rianimazione cardio-polmonare e sull’uso del defibrillatore semi-automatico.

Cordoglio e vicinanza a famiglia vittima su pagina Facebook Asl Roma 6

“Nonostante il soccorso tempestivo, purtroppo a causa di complicazioni il ragazzo che aveva avuto un malore ieri presso il lago di Castel Gandolfo non ce l’ha fatta.

La notizia ci addolora profondamente, esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia”, è il messaggio postato sulla pagina Facebook dell’Azienda Sanitaria Locale dei Castelli e del Litorale sud del Lazio.

D’Amato: bagnante salvato grazie al corso di primo soccorso dell’Asl Roma 6

“Questo pomeriggio (6 agosto 2022, ndr) un uomo di 35 anni stava annegando nel lago di Castel Gandolfo ed è stato soccorso dai bagnanti che solamente alcune ore prima, nella mattinata, avevano effettuato un corso di BSLD (manovre di primo soccorso con impiego di defibrillatore) promosso dagli operatori sanitari della Asl Roma 6 per la sicurezza in mare e nei laghi. Grazie al pronto utilizzo del defibrillatore l’uomo è stato salvato. Un episodio che dimostra quanto sia importante la sicurezza in mare e nei laghi”.

Nota dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, prima che le condizioni dell’uomo si aggravassero ulteriormente causandone il decesso.

“Queste iniziative formative producono effetti benefici multidimensionali: ci aiutano a salvare vite; avvicinano le istituzioni ai cittadini; ci rendono persone migliori. I miei ringraziamenti vanno ai nostri operatori sanitari, che si stanno dedicando con grande passione a questo progetto”, concludeva ieri, 6 agosto 2022, il direttore generale della Asl Roma 6, Cristiano Camponi, quando la vittima era ancora in vita.