Cause da Covid: sale il costo della vita e la soglia di povertà

Povertà da Covid-19. Gli italiani dopo la pandemia si sentono più poveri rispetto a prima. Aumentato il costo della vita, ma nessun miglioramento sul mercato del lavoro

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Il periodo pandemico è da considerarsi un periodo buio non solo dal punto di vista sanitario, ma anche da quello economico e finanziario. Infatti, tra le varie problematiche derivanti dal Covid-19 è da considerarsi allarmante l’aumento dello stato di povertà nazionale.

Dopo i due anni il 51,0% delle famiglie ha dichiarato di aver mantenuto lo stesso livello economico che avevano durante il pre-Covid, mentre per il 40,7% si reputa più povero rispetto al 2019. Soltanto il 2,3% della popolazione si considera più ricco rispetto a prima. Tuttavia, cresce del 4,1% il pessimismo sul futuro sia dal punto di vista economico-finanziario che lavorativo.

Dati rilevanti arrivano dalle aree del centro-sud del Paese che, nella fascia tra i 25 e i 64 anni, il 39,9% hanno un saldo negativo tra le entrate e le uscite.

La pandemia ha aumentato il costo della vita

Secondo il 79,3% degli intervistati segnala di aver verificato un aumento del costo della vita. Su questo il 25,5% della cittadinanza considera l’aumento dell’inflazione una normalità, mentre il 53,8% lo attribuisce proprio alla crisi sanitaria, che indubbiamente ha portato un crollo nell’economia e nel mercato del lavoro e un aumento dei prezzi delle materie prime e dei trasporti. Quest’alta percentuale è dominata dagli over 45 che vivono soprattutto al nord.

L’aumento dei prezzi però per il 62,3% del 79,3% ha segnalato che riguarda i prodotti in generale, mentre il 31,5% lo rivede principalmente per i carburanti e l’energia.

Dunque, per un Paese ormai in crisi da anni la pandemia ha lasciato un segno non indifferente. Chi si trovava già in uno stato di povertà ha peggiorato la sua condizione, mentre chi si trovava in una condizione economica “benestante” ha cominciato a riscontrare qualche problematica.

Oltre ad un fattore economico non c’è da sottovalutare quello psicologico, derivante non soltanto dalla condizione di povertà, che può portare a frustrazione e sensi di impotenza, ma anche dal mutamento repentino degli stili di vita.

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