Cotral: incrementa l’orario di lavoro per i macchinisti delle ferrovie

I sindacati denunciano che l’accordo non tiene conto delle condizioni dei materiali rotabili, cioè non ci sarebbero treni da guidare

Autobus Navette Cotral al capolinea

Autobus Navette Cotral al capolinea

Cotral ha presentato alle Organizzazioni Sindacali un piano di riorganizzazione che incrementa l’orario di servizio dei macchinisti volto a riequilibrare la produzione alle effettive esigenze di servizio delle linee Metromare, la ex Roma-Lido e la Roma-Civita Castellana-Viterbo.

I nuovi turni Cotral

I nuovi turni di lavoro sono entrati in vigore da lunedì 5 settembre scorso e di fatto il tempo di lavoro alla guida dei treni è aumentato in media di 50 minuti, in particolare:

  • sulla linea Roma-Civita Castellana-Viterbo si è passati dalle precedenti 3 ore a 3 ore e 50 minuti,
  • sulla linea Metromare si è passati dalle precedenti 3 ore e 39 minuti a 4 ore e 27 minuti.

Questo progetto di riorganizzazione non ha trovato al momento l’accordo dei sindacati, che in una nota di sabato 3 settembre, indirizzata al Direttore del Personale di Cotral, tra le altre cose, denunciano che questo accordo unilaterale non tiene conto delle attuali condizioni dei materiali rotabili, in altre parole non ci sarebbero treni da guidare.

Il Caso Roma-Lido

Andrea Castano del Blog Odissea Quotidiana, utente della ex Roma-Lido si trova sostanzialmente d’accordo con quanto affermato dalle Organizzazioni Sindacali.

“Come al solito per le ferrovie concesse si fanno le nozze con i fichi secchi – ha dichiarato – il sarebbe una buona notizia se ci fossero i treni da poter usare, ma i treni, come detto più volte, non ci sono.

Per quello che riguarda la Roma-Lido, in circolazione ci sono sempre e solo 5 treni dalle discutibili condizioni che possono fare sempre e solo 122 corse al giorno (nella migliore delle ipotesi, ovvero senza guasti).

Quindi se queste 122 corse le fanno 10 operatori e gli altri stanno in banchina a non fare nulla (pagati) oppure ce ne sono 15 che lavorano a turno, con gli altri sempre in banchina, cosa cambia?

All’utente nulla.

Un aumento di produttività del lavoro la si può fare solo se si aumentano allo stesso tempo i materiali, in questo caso i treni, per cui le alternative sono due: questo accordo non serve a nulla oppure sono in arrivo – a sorpresa – nuovi treni.

Questo genere di accordo mi ricorda tanto la situazione del 2015, quando l’allora Sindaco Marino faceva i video-comunicati dal bunker, dando la colpa delle inefficienze della linea ai macchinisti che non timbravano il cartellino, tacendo sulle inefficienze strutturali della Roma-Lido, le stesse – se non peggio – che abbiamo adesso.

Sappiamo come andò e non vorrei che questa situazione ci riportasse ad allora, poichè per i nuovi treni da far guidare ai macchinisti fermi in banchina pagati per non fare nulla, dobbiamo aspettare il 2025”.

Naturalmente lo stesso discorso si può applicare sostanzialmente alla Roma-Viterbo, in quel caso, pur essendo di numero superiore, i treni non possono garantire affidabilità nel servizio.

Nel loro caso poi, si aggiunge anche il problema dell’organizzazione del lavoro: la tratta ha più treni ed è più lunga di quella che porta dal centro di Roma a Ostia e molto del servizio è gestito con turni straordinari del personale.

Andando a modificare unilateralmente questo orario, è possibile che l’equilibrio tra azienda e dipendenti cambi e di fatto è quanto è accaduto.

Il lunedì da incubo delle Ferrovie Concesse

Lunedì 5 settembre scorso, primo giorno di applicazione del nuovo orario, è stata una giornata da incubo per i pendolari delle ferrovie concesse, soprattutto per quello che riguarda la Roma-Viterbo.

“Cotral ha miseramente fallito il suo piano e qualcuno all’interno forse è responsabile di tutto questo disastro”.

Questo il primo commento del Comitato Pendolari Ferrovia Roma-Nord ed è la perfetta sintesi di quanto accaduto sulla linea che porta a Viterbo dove è sembrato che non ci fossero più treni.

È possibile consultare l’elenco delle cancellazioni direttamente (https://www.cotralspa.it/roma-viterbo-modifiche-al-servizio) dal sito di Cotral e di fatto lunedì scorso le soppressioni hanno superato di molto le corse effettivamente svolte, si parla di un 62% di viaggi non effettuati.

Per quanto riguarda la Roma-Lido la situazione è stata migliore, solo perché ci sono meno materiali e, di conseguenza meno macchinisti da impiegare, ma Cotral aveva già predisposto un piano di emergenza, preparando navette sostitutive ai capolinea della ferrovia. (vedi foto)

Navette che, al momento, non sono ancora state utilizzate.

A seguito delle proteste dei sindacati, l’azienda ha invitato alcuni fra i rappresentanti dei lavoratori ad un incontro lunedì prossimo, per cercare di arginare il problema e, con un po’ di fortuna, i pendolari delle ferrovie concesse non dovranno patire questi ulteriori disagi.

Andrea Castano, Odissea Quotidiana