Covid, Vaia (Spallanzani): “Stop bollettino quotidiano, non c’è alcuna catastrofe”

“Vaccinare con terza dose i fragili ed estendere le terapie domiciliari, situazione diversa dallo scorso inverno”

Francesco Vaia direttore dello Spallanzani di Roma

Stop bollettino quotidiano dei positivi (qui quello di ieri 22 novembre). Così com’è ora il bollettino serve solo a disorientare ancora di più, a deprimere, a fuorviarci dalla centralità del problema”, parola di Francesco Vaia.

Vaia: stop al bollettino, vaccinare e potenziare sanità territoriale

Lo scrive infatti in un un post su Facebook il direttore sanitario dell’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, Francesco Vaia. “Quello che occorre oggi osservare attentamente sono i tassi di ospedalizzazione, soprattutto per le terapie intensive.

Siamo ben lontani dall’inverno scorso ma ancora non fuori”, continua Vaia, che sostiene siano necessarie “Tre azioni: vaccinare, a partire dai fragili e anziani, tutti coloro che hanno almeno 5 mesi di distanza dalla seconda dose; ampliare obbligo vaccinale per chi ha contatti con il pubblico; velocizzare sulle terapie, in primis domiciliari. Avanti così che siamo sulla strada giusta. Altro che catastrofe“, conclude. 

Rasi sulla terza dose: il booster per ora agli ultrasessantenni

Sulla terza dose di vaccino anti Covid a tutta la popolazione si esprime anche Guido Rasi, consigliere del commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo e microbiologo, in un’intervista a ‘Il Corriere della sera’: “non lasciamoci catturare da psicosi immotivate”.

“Con il tempo ci si arriverà, fermo restando che adesso è più importante distribuire il richiamo, il booster , agli ultrasessantenni, come previsto nell’ultima circolare del ministero della Salute”. E per i più giovani afferma che “I dati che stiamo accumulando sul campo ci diranno se il decadimento della risposta immunitaria è una prerogativa dei più anziani o se il fenomeno coinvolge i cinquantenni e le classi d’età inferiori. Nessuno ci corre dietro. C’è tempo per verificare se anche questa popolazione è esposta al contagio dopo aver ricevuto il ciclo completo”.

Il commissario Figliuolo nel frattempo ha dichiarato di aver dato il via all’acquisto di Molnupiravir e Plaxovid, i farmaci orali anti-Covid, ridurrebbero rispettivamente le ospedalizzazioni del 50% e dell’89%.

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