Ferrovia Roma-Lido, ecco i veri motivi dei disagi e ritardi continui

Treni riciclati e porte sigillate in modo grossolano, i disagi della traversata quotidiana sulla Roma-Lido

disagi nella linea Roma-Lido

Roma-Lido, la tratta dei disagi

I treni sulla tratta Roma-Lido passano ogni trenta minuti a fronte dei sette minuti promessi,  e ieri,  martedì 6 novembre, due vetture si sono guastate: questo è stato il disservizio che ha fatto traboccare la pazienza dei viaggiatori, all’altezza della stazione di Vitinia. I viaggiatori hanno di fatto bloccare il passaggio, rimanendo sopra il convoglio guasto, dopo l’invito della voce altoparlante di scendere. Una protesta più che spontanea, istantanea.

Andrea Castano è pendolare da anni sulla Roma-lido e si è fatto portavoce dei disagi degli utenti attraverso il blog “Odissea Quotidiana”. Ci sono state proteste in questi giorni, ma parliamo anche dei problemi strutturali, non solo di quelli che emergono nel momento in cui avviene un guasto o una manifestazione. 

“Sì, partiamo dai treni: ci sono 9 treni del 2006, i ‘Caf’ quelli bianchi per intenderci, e reggono abbastanza bene il numero e la frequenza di corse che devono svolgere. Poi però ci sono quelli precedenti, che sono 5, sono gli MA200 residuati della Metro A e mal tenuti. Tendono a rompersi di continuo perché le loro porte non chiudono bene e un treno lanciato anche a 70 chilometri orari con le porte che non si chiudono, accusa problemi di elettricità e di dinamismo. Di conseguenza il treno viene fermato e poi riparte, ma si creano ritardi costanti.

Fino a 15 giorni fa per rimediare a questo problema i macchinisti chiudevano la porta che non funzionava ermeticamente, consentendo al treno di ripartire anche se con una porta non accessibile all’entrata e alla discesa. A novembre le manutenzioni su questi treni sono cambiate e ora i macchinisti non possono più individuare la porta guasta e aggiustarla ‘al volo’. Le persone non sapevano che sono cambiate queste procedure che permettevano almeno di ricucire il problema nell’immediato. Nella protesta di ieri sono stati aggrediti anche due macchinisti, non in modo fisico, però certo è impressionante anche solo visivamente quando migliaia di persone sono infuriate con due persone sole.

Inoltre si tratta di mezzi che sono stati già riadattati ad una funzione diversa da quella per la quale sono nati, ad esempio cosiddetta ‘sagoma del treno’ è stata alzata per arrivare alla banchina e anche il tipo di sforzo è diverso perché metro fermate vicine invece nella Roma-Lido fermate più distanti quindi lo sforzo richiesto al veicolo è di tipo differente.”

E le responsabilità al vertice di questa situazione in chi risiedono?

“Il problema centrale della linea affonda però nel cuore politico e dell’amministrazione sia per la tratta Roma-Lido, che per la Roma nord ,da Piazzale Flaminio a Viterbo la proprietà della ferrovia è della regione, ma la gestione è affidata al comune che la ha a sua volta affidata ad Atac. Queste due diverse figure amministrative e di gestione negli anni si sono rimpallate le responsabilità senza mai risolvere nulla davvero. La svolta possiamo dire, è avvenuta con Zingaretti e l’assessore Alessandri che hanno deciso di togliere la gestione ad Atac e darla a Cotral che è la società della regione. Ora però siamo nell’interregno, tra l’annuncio della nuova gestione e la vecchia…e non credo che Atac voglia investire energie per qualcosa che non è più di sua competenza. Tra 2020 e 2021 dovrebbe avvenire il completo passaggio.

Un altro problema sono le stazioni in condizioni indecorose, sono poco più che cantieri come Ostia antica ed è un vero peccato perché ci sono gli scavi, è un sito importante, così come Tor di Valle che non è definibile come una stazione. E pensi che lì dovrebbe sorgere lo stadio della Roma!”

Il nome del più celebre racconto epico di viaggio dell’Occidente per descrivere quello che vivono coloro che per scuola e lavoro devono spostarsi dalla periferia della città verso il centro; come è nato il suo blog?

“Il blog è nato perché nel 2012 con il primo smartphone, scrivevo su Twitter i disagi che riscontravo sui treni, per sfogo e per condividere quello che vedevo e pensavo, ma gli altri utenti rispondevano, mi seguivano, aggiungevano le loro informazioni…e così ho cominciato a scrivere le nostre avventure e disavventure. Piano piano ci siamo allargati al resto del trasporto pubblico fino a una pagina sui trasporti di Roma.

Il nostro spirito però è quello di non fomentare troppa rabbia e aggressività, vogliamo protestare per ciò che non va ma non vogliamo che questo diventi occasione per diffondere ostilità. Noi non siamo contro la giunta del momento, siamo solo contro i problemi dei viaggiatori, al di là del colore politico. Il potere della comunicazione oggi e delle persone unite può dare questi risultati, speriamo di essere utili per un servizio di trasporto migliore”.

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