Fondi europei: “Sono 20 anni che l’Italia spende male i soldi europei”

Dire che sui Fondi europei l’Europa ci abbia abbandonato o che la Germania sia cattiva non sta in piedi. Ci siamo messi da soli un cappio al collo

Fondi europei, Sandro Simoncini

Sandro Simoncini

Fondi europei, ne parla il prof Sandro Simoncini, urbanista e docente a contratto di economia delle imprese all’Università Uninettuno. “A cosa serve chiedere soldi all’Europa se non riusciamo a spendere neppure i finanziamenti già assegnati all’Italia?”.

«Nell’organico delle Amministrazioni che gestiscono i fondi strutturali europei – continua Simoncini – ci dovrebbero essere figure qualificate con una specifica esperienza in questo settore. Negli ultimi venti anni, invece, le Regioni ed i Comuni, attraverso procedure di stabilizzazioni, hanno permesso l’ingresso nella pubblica amministrazione di molti precari poco qualificati. Non è un caso se la nostra capacità di spesa a fine 2019 si è fermata al 28%, un dato che resta tra i più bassi dell’intera Unione»

«L’accusa che l’Europa ci abbia abbandonato o che la Germania sia cattiva – conclude Simoncini – non sta in piedi. Sarebbe meglio dire che ci siamo messi da soli un cappio al collo, aumentando il debito pubblico e diminuendo gli investimenti. Prima di chiedere maggiori risorse occorrerebbe un ricambio generazionale qualificato nelle amministrazioni regionali e locali in grado di utilizzare e bene i soldi».

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